Prosegue, senza soluzione di continuità, l’intensa attività di prevenzione e repressione posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Venosa (PZ), che hanno messo a segno un altro significativo risultato in materia di reati contro il patrimonio e la persona.
I militari della Stazione Carabinieri di Genzano di Lucania (PZ) infatti, nel corso del pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto D.G., una 25enne pregiudicata di origine pugliese, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso il 30 novembre scorso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
Il provvedimento in questione è scaturito dalla sentenza di condanna definitiva ad anni 2 e mesi 4 di reclusione, per il reato di rapina aggravata e sequestro di persona in concorso, commessi dalla giovane a Roma il 13 settembre del 2016.
La stessa all’epoca, unitamente ad altri quattro soggetti ad oggi ancora non individuati, accerchiavano un turista somalo e, sotto la minaccia di un coltello, lo costringevano ad accompagnarli presso la sua dimora, dove si facevano consegnare dal malcapitato la somma contante di euro 300,00, un telefono cellulare e due carte di credito.
Poco dopo, a seguito di indagini svolte dall’Arma competente per territorio, la stessa veniva anche sottoposta a fermo di polizia giudiziaria.
Nel pomeriggio di ieri i militari della dipendente Stazione Carabinieri di Genzano di Lucania, previe ricerche con avvenuto rintraccio della giovane presso l’abitazione di alcuni suoi familiari, la traevano pertanto in arresto, notificandole il citato provvedimento restrittivo pendente.
Dopo gli adempimenti e formalità di rito, la donna veniva quindi tradotta presso la Casa Circondariale di Potenza, per ivi espiare la pena residua di anni 2, mesi 3 e giorni 27 di reclusione, come disposto dall’Autorità Giudiziaria mandante con sentenza di condanna per i reati sopra citati, divenuta definitiva il 2 novembre 2017.
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