L’Istituto Comprensivo di Genzano di Lucania organizza, Giovedì 18 Gennaio 2024 presso il cineteatro di Banzi (PZ) alle ore 15.00, il corso di formazione “Il nuovo PEI: personalizzazione e individualizzazione degli apprendimenti come leva per un’inclusione e innovazione didattica di qualità”.
Relatori del corso sono:
- il Prof. Dario Ianes docente ordinario di pedagogia e didattica dell’inclusione presso la Libera Università di Bolzano a Bressanone. Co-fondatore e anima culturale delle Edizioni Centro Studi Erickson di Trento;
- la dott.ssa Benedetta Zagni Psicologa dello Sviluppo e dell’Educazione. Formatrice e dottoranda in Psychological Sciences (DPSS – Università di Padova) in collaborazione con il Centro Studi Erickson.
Si occupa di benessere emotivo a scuola, di apprendimento cooperativo, di riconoscimento e valorizzazione delle differenze in classe.
La possibilità di fruire di una didattica flessibile e individualizzata e la costruzione di alleanze significative tra scuola, famiglia e sanità rappresentano i capisaldi del processo di inclusione scolastica e trovano la loro espressione concreta nella definizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI).
Il PEI è oggi più che mai un presidio necessario, un’istituzione fondamentale per un’inclusione e innovazione didattica di qualità.
Il PEI realizza, infatti, quel diritto all’individualizzazione dei percorsi educativo-didattici, che dà possibilità e significato positivo alla piena inclusione scolastica, anche nelle situazioni più complesse.
L’introduzione dei nuovi modelli di PEI ha riportato la riflessione sulle buone pratiche di inclusione, partendo proprio dalla prospettiva biopsico-sociale ed ecologica ICF con un focus su facilitatori-barriere e sull’importanza della corresponsabilità educativo-didattica.
Spostare il focus dalle differenze, intese come qualcosa che devia dalla norma, verso l’accoglienza e la valorizzazione è, prima ancora che un’azione educativa, una prospettiva culturale che siamo chiamati a coltivare e a fare nostra nella pratica educativa quotidiana.
Durante l’intervento formativo si approfondiranno tutti questi aspetti nell’ottica di favorire la costruzione di un PEI realmente inclusivo non solo per il singolo studente/studentessa con disabilità, ma anche per tutta la classe, con lo scopo di realizzare un ambiente di apprendimento realmente inclusivo per tutti.
Per tale motivo sono stati invitati :
- la dirigente dell’USR della Basilicata dott.ssa Datena,
- la dirigente dell’AT di Potenza dott.ssa Infante,
- la dott.ssa Nistrio dell’Unità di Valutazione Bisogni Riabilitativi (UVBR) e Unità Operativa Alunni Disabili dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza,
- i servizi sociali dei comuni di Banzi e Genzano e docenti di altre scuole del territorio.
Il Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Genzano, dall’anno scolastico 2019/2020 del suo insediamento si era prefisso insieme ai docenti come traguardo di contribuire alla realizzazione di un territorio all’avanguardia, in cui la conoscenza e l’innovazione sono allo stesso tempo punto di arrivo e di partenza per un processo virtuoso di sviluppo.
Un territorio capace di autorigenerarsi continuamente al suo interno aperto, connesso ed integrato.
Nonostante il «Piano del dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche e di programmazione dell’offerta formativa della Regione Basilicata – anno scolastico 2024/2025» approvato con la deliberazione della Giunta Regionale della Basilicata N. 9 del 5 Gennaio 2024 che eliminerà l’autonomia dell’Istituto Comprensivo di Genzano, in questa ottica è stato istituito nel corrente anno scolastico il “Centro di formAzione integrale dell’Istituto Comprensivo di Genzano” con la finalità di promuovere attività didattiche che favoriscano lo sviluppo di competenze specifiche e di capacità applicative attraverso corsi di formazione.
Corsi aperti a tutto il territorio perché un sistema evolve se le capacità del territorio e delle sue istituzioni sono complementari alla crescita di ogni singolo cittadino e le conoscenze e competenze sono diffuse.
È in questa ottica, ad esempio, che lo scorso anno scolastico è stato attivato un corso di formazione gratuito sulla tematica del documento digitale e della firma digitale aperto a tutti i cittadini con l’obiettivo di favorire la transizione al digitale, rafforzare le conoscenze sul tema della formazione dei documenti informatici con particolare riferimento alle competenze di base relative ai documenti informatici: come si formano e come possono essere gestiti.
Rafforzare le competenze relativamente all’uso della firma digitale nei documenti informatici.
Si è raggiunto l’obiettivo che da questo anno scolastico tutto il personale dell’Istituto Comprensivo di Genzano è dotato di firma digitale e si sono dematerializzati tutti i documenti prodotti dalla scuola.
Docenti della scuola hanno dato gratuitamente la disponibilità ad aiutare il personale interno ed esterno per la corretta generazione della firma digitale.
L’I.C. di Genzano di Lucania non è stato sicuramente tra i primi in Basilicata ad effettuare un tale passaggio, ma, forse, è stato tra i primi che hanno cercato di coinvolgere tutti gli stackholder.
Abbiamo notizia di altre scuole che sulla scorta di questa iniziativa hanno intrapreso lo stesso percorso.
“Quella che stiamo vivendo non è un’epoca di cambiamenti, bensì un vero cambiamento di epoca” con l’invito rivolto a tutti coloro che sono coinvolti nello sviluppo del territorio a non interpretare questo come un mero gioco di parole.
La scuola svolge un ruolo fondamentale nel favorire o rendere possibile il cambiamento.
I servizi di istruzione nelle aree interne sono il principale presidio culturale in cui le giovani generazioni ricevono ed elaborano il loro sapere, e il più importante luogo fisico in cui incontrano collettivamente i valori civici globali.
La scuola rappresenta l’elemento fondamentale della formazione e della crescita di bambini e ragazzi, deve essere, quindi, un luogo in cui si sta bene e si cresce con gli altri, dove si superano le differenze e le disuguaglianze e si diventa membri di una comunità.
Perché la voglia di cambiamento sia percepibile dalla popolazione e soprattutto dai giovani, bisogna investire significativamente, sia economicamente sia dedicando attenzione all’istruzione, sulle strutture e sul capitale umano.
La percezione diffusa è che essere studente dell’Area Interna significa essere “inferiori” agli studenti di pari età dei grandi centri urbani.
Va assolutamente modificata questa percezione sperimentando iniziative tese a qualificare sia i luoghi di istruzione che l’offerta formativa, allineando l’offerta complessiva dei servizi di istruzione a standard europei.