In occasione della Giornata della Legalità è stata presentata l’indagine di Confcommercio-Gfk Eurisko sui fenomeni criminali in Basilicata effettuata su un campione di titolari di Pmi lucane.
Il 33% degli interpellati considera in aumento nella nostra regione il fenomeno delle tangenti negli appalti, a fronte del 28% che è il dato medio nazionale.
Fausto De Mare, presidente provinciale di Potenza di Confcommercio Imprese per l’Italia ha commentato:
“Per questo ci battiamo, in particolare, per superare una situazione che registra in Italia 7 esercizi abusivi su 100. Se questa è la media nazionale, nei mercati ambulanti del Mezzogiorno addirittura si arriva ad 1 abusivo su 3, mentre il giro di affari complessivo derivante dall’abusivismo, nel solo commercio-servizi, è pari 8,8 miliardi di euro. Ciò significa che alle imprese commerciali regolari viene sottratto il 4,9 del volume delle vendite. Inoltre, a causa dell’abusivismo commerciale e della contraffazione il commercio al dettaglio e la ristorazione si vedono sottrarre complessivamente 17,2 miliardi di euro all’anno di fatturato”.
Confcommercio Imprese per l’Italia ha presentato un progetto, in sintonia con il Ministero dell’Interno, sulla cornice originaria del “Protocollo per la Legalità e la Sicurezza”, affinché possa essere contemplata l’adesione delle aziende e il relativo riconoscimento ai fini dell’attribuzione del rating di legalità, dal regolamento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Le imprese lucane che hanno ottenuto il riconoscimento del “rating di legalità” dall’entrata in vigore del regolamento sono aumentate da 4 (2014) a 25 (2015) tra queste sono 17 quelle che operano in provincia di Potenza.
Il rating ha un range che varia tra un minimo di una ‘stelletta’ a un massimo di tre ‘stellette’, attribuito dall’Autorità sulla base delle dichiarazioni delle aziende che sono verificate tramite controlli incrociati con i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni interessate.
In provincia di Potenza si fregiano del “bollino di qualità” in grande maggioranza (14) con una stelletta (in alcuni casi accompagnato dal segno più), 2 con due stellette ed una sola azienda con il massimo delle tre stellette. Le piccole aziende sono automaticamente tagliate fuori dalla possibilità di ottenere il rating perché vale solo per quelle che fatturano oltre 2 milioni di euro.