Come ogni anno si rinnova l’appuntamento dei Musei lucani che aderiscono alle GEP – Giornate Europee del Patrimonio promosse dal Consiglio d’Europa con l’appoggio della Commissione Europea e fatte proprie dal 1995 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Nel Vulture molte istituzioni hanno aderito all’iniziativa, promossa dal Consiglio d’Europa, con un programma ricco di eventi.
Tanti i musei, i siti storici e i luoghi artistici aperti al pubblico nei giorni di Sabato 21 e Domenica 22 Settembre.
Venosa, Museo Archeologico,Venosa terra di storie e cultura.
- Sabato 21 Settembre, Loggiato del Castello.
– ore 10:30 – 11:30, LUCANUM – Il gioco con le Pro Loco, progetto presentato dall’ideatore Vito Santarcangelo e dal Presidente Regionale UNPLI Basilicata, Rocco Franciosa;
– ore 11:30 -12:30, Diritti Umani nella Storia recente, Gaia Tamburiello, vincitrice della Menzione d’Onore al Concorso nazionale FICLU.
– Museo, ore 17:00 – 18:30, L’evoluzione dell’uomo preistorico, Inaugurazione mostra dei lavori realizzati dalle tre fasce scolastiche della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Carlo Gesualdo da Venosa”;
– A spasso nella Preistoria, a cura delle prof.sse Filomena Ferrara e Giuditta Claps [rivolto soprattutto ai ragazzi e alle famiglie, potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale e paesaggistico].
– Sala del Trono, ore 18:30, Presentazione del Libro Venosa città cristiana a cura del Vescovo Emerito Monsignor Rocco Talucci;
– ore 19:45, Il Castello e le Sue Storie, canti e letture popolari, a cura della Scuola Secondaria 1° grado “Carlo Gesualdo da Venosa;
– ore 20:30, “Carmina” di Orazio, Letture a cura di Carmine Maino [poeta e artista in dialetto locale];
– Mostra temporanea di alcuni monumenti di Venosa dell’artista venosino Franco D’Andrizza.
- Domenica 22 Settembre
– ore 10:00, La Scuola adotta la presunta casa di Orazio, Istituto Comprensivo, a cura della maestra Sonia Mollica e Luciana Divietri.
– ore 11:00, L’Eternità del messaggio: l’epigrafe, a cura della prof.ssa Pinella Falcone, all’interno dell’Incompiuta.
– Sala del Trono Castello, ore 18:30, Libro Visti da Vicino di Rocco Brancati [Edizione Osanna], Presentazione di Oreste Lo Pomo, Capo redattore RAI 3 Basilicata; Luciana Fatone, consorte di Brancati; introduzione di Antonio Vaccaro, Editore.
Nelle fasce orarie 11:00 – 12:30 / 15:30 – 21:00, POLIFONICO MELOS.
Melfi, Museo Archeologico Massimo Pallottino, Via Appia. Regina Viarum.
- Sabato 21 Settembre
ore 17:30, Presentazione degli atti del convegno Via Appia Regina Viarum, tenutosi a Melfi nel 2017.
- Domenica 22
ore 9:30, Passeggiata archeologica sul tratto conservato della Via Appia nel territorio di Melfi.
Alla fine del percorso del Museo Narrante nel Castello di Lagopesole sulla vita e le opere dell’Imperatore Svevo, sarà possibile ammirare “I Segni del Potere nel Mondo di Federico II”.
Un’esposizione nata dalla sinergia tra due dei finalisti del “Premio Italia Medievale” che l’omonima Associazione di Milano assegna ogni anno a personalità, istituzioni e privati che si sono particolarmente distinti nella promozione e valorizzazione del patrimonio medievale del Paese.
Il museo “Il Mondo di Federico II”, per tramite della Pro Loco Castel Lagopesole, e l’azienda artigianale “Moramarco Creazioni Orafe” di Altamaura (BA) porteranno nel Salone dell’Imperatore fedeli e preziose riproduzioni dei gioielli e monili presenti alla corte federiciana.
Si potranno infatti ammirare la cosiddetta spada cerimoniale di Federico II conservata nel museo Kaiserliche Schatzkammer di Vienna.
La spada, commissionata agli opifici palermitani, è uno degli apparati che lo Svevo utilizzò nel 1220 per l’incoronazione imperiale a Roma.
Dagli stessi ateliers certamente proviene anche il camalueco di Costanza d’Aragona, prima moglie dello Stupor Mundi: una calotta di stoffa decorata con lamine d’oro e fili di perle attualmente conservata presso il Tesoro della Cattedrale di Palermo.
Nelle teche, inoltre, saranno collocati anche il globo crucigero e la Corona Ferrea, conservata nel Duomo di Monza, che per secoli fu usata per l’incoronazione dei Re d’Italia.
Di particolare rilevanza la presenza anche della Lancia di Longino, la lancia con cui sarebbe stato trafitto Gesù al costato dopo essere stato crocefisso.
Da quel momento quell’arma assume un valore particolare in quanto entrata in contatto con il sangue di Gesù rendendola in questo modo una reliquia sacra.
Gli oggetti in mostra, oltre che apprezzabili per la loro manifattura artigianale, narrano di storie che potranno essere ascoltate, nella due giorni castellana, durante gli orari consueti di apertura del percorso museale e in via eccezionale durante l’apertura straordinaria in notturna dalle 20.00 alle 24.00 di Sabato 21 Settembre.
Ci sarete?