Carmine Vaccaro e Marco Lomio, segretari regionali Uil e Uilm, hanno commentato i dati positivi che provengono dal Salone di Parigi:
“Le notizie che provengono dal Salone dell’Auto di Parigi sui progetti Fca che, in base agli ottimi risultati del brand del Gruppo nel mondo (negli Usa, ad esempio, dopo i primi 9 mesi del 2016 le vendite sono cresciute del 22%), puntano ad allargare ulteriormente l’offerta di modelli di Jeep, rafforzano il progetto da tempo proposto da Uil e Uilm perché Melfi diventi la fabbrica europea centrale a marchio Jeep.
Nello specifico, il modello di fascia bassa, che dovrebbe diventare quello di accesso al mondo Jeep, una piccola 4×4 considerata dai team di progettisti Fca “un’arma vincente in mercati come l’India o lo stesso Brasile”, finalizzata comunque ad allargare la clientela internazionale, può essere prodotto a Melfi.
Siamo perfettamente in tempo per candidare la piattaforma di Renegade e Fiat 500X dello stabilimento lucano per il nuovo Suv prima che Fca possa rivolgersi ad altri stabilimenti specie esteri.
È questo il modo migliore per allontanare lo “spettro” che agita i circa 1000 lavoratori della linea Punto in Cigo sino a Venerdì prossimo e che sono preoccupati dall’annuncio della fine produzione della stessa Punto”.
Vaccaro e Lomio hanno quindi aggiunto:
“Rinnoviamo pertanto la sollecitazione al Governatore Pittella perché la Regione faccia fino in fondo la sua parte per non perdere questa forte opportunità che garantirebbe un futuro più solido allo stabilimento e ai lavoratori di Melfi. Si pensi alle grandi prospettive di nuova occupazione che un progetto di questo tipo può innescare e che richiede una forte strategia ed una solida regia.
La Regione e la politica regionale possono fare molto per favorire programmi industriali ed investimenti a Melfi che, come testimonia l’ottima perfomance di vendite di Jeep Renegade e Fiat 500X, dispone di un polo industriale per auto ad alta produttività e ad alto valore aggiunto, grazie alle professionalità maturate negli anni, elementi strategici che compensano le storiche debolezze dell’industria italiana e aprono opportunità sul fronte del lavoro.
L’arricchimento della gamma di Jeep della Fca nel corso dei prossimi anni – concludono – rappresenta dunque l’occasione per raggiungere più obiettivi sul fronte occupazionale che vanno dalla stabilizzazione all’incremento dell’attuale forza lavoro sia pure accresciuta.
Senza nuovi modelli Jeep da produrre a Melfi il continuo riconoscimento delle potenzialità della Basilicata rimarrebbe uno sterile atto di autocelebrazione”.