In occasione del Convegno Internazionale FORTMED tenutosi dal 10 al 12 Novembre 2016 presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, la sezione Basilicata dell’Istituto Italiano dei Castelli ha presentato oggi alla comunità scientifica l’Atlante Digitale dei Castelli di Basilicata.
BasiliCastle (www.basilicastle.it), realizzato in collaborazione con il CNR-IBAM, è un WebGis che mira a favorire, divulgare, promuovere la conoscenza del patrimonio fortificato della Basilicata e stimolare la voglia di vedere dal vivo i castelli.
Torrioni normanni, castra e domus imperiales sveve, masserie regie e palazzi baronali, torri angioine ed aragonesi, più genericamente castelli: la Basilicata ne è ricca e visitarli significa compiere un viaggio nella storia e nell’architettura, nell’archeologia e nelle leggende.
BasiliCastle guida studiosi e visitatori con approfondimenti e curiosità. Si basa su dati geografici liberi creati e condivisi nella piattaforma OpenStreetMap ed è facilmente consultabile anche in viaggio dal proprio smartphone grazie all’App BasiliCastle. “Sfogliando” questa applicazione l’utente-visitatore ha a disposizione la geolocalizzazione, la descrizione storico-architettonica e tipologica, alcune curiosità e l’accessibilità dei castelli lucani.
E non potevano mancare gli splendidi edifici del Vulture-Melfese come il castello di Melfi, di Venosa, la Torre Angioina di Atella, ancora il maniero di Lagopesole e quello di Monticchio-Sgarroni, tanto per fare degli esempi.
Il continuo lavoro di ricerca condotto dai due Istituti per la conoscenza e la salvaguardia delle fortificazioni tardo-antiche, altomedievali e medievali della Basilicata, rende possibile l’arricchimento e l’aggiornamento costante dei contenuti. Il lavoro è diretto e coordinato dal Presidente della Sezione Basilicata e Responsabile del CNR IBAM di Potenza Nicola Masini. Hanno collaborato alla realizzazione dell’Atlante e sono attualmente impegnati al suo aggiornamento Marilisa Biscione, Maria Danese, Antonio Pecci, Manuela Scavone ed Antonio D’Antonio, dello staff IBAM CNR.