Pubblichiamo di seguito la nota del consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle di Basilicata, Gianni Leggieri, che commenta i dati del registro tumori pubblicati dal Crob di Rionero.
“Sono tante le anomalie che balzano subito agli occhi leggendo i dati del registro tumori pubblicati sul sito internet del IRCCS Crob. Un registro che appare subito incompleto per la mancanza di dati precisi proprio di alcuni Comuni chiave della nostra Basilicata. Come infatti non notare l’assenza di alcuni dati rispetto all’incidenza di tumori nel comune di Viggiano? Una circostanza fortuita o ancora una volta il segno che nella nostra Regione si continua a mistificare la realtà?
La storia tormentata del Registro Tumori di Basilicata continua e sembra proprio non voler trovare pace. Sono, infatti, molteplici le ragioni che ci portano a dubitare della completezza dei dati e dell’efficacia dello strumento per un’analisi completa sullo stato di salute delle comunità locali.
Troppe lacune e troppe omissioni poter parlare di un quadro chiaro della situazione regionale, troppe mancanze strutturali che fanno venir meno ogni possibilità di studio della realtà per intervenire efficacemente.
Solo per capire la parzialità del Registro, basta ricordare che in esso manca ogni riferimento alla migrazione sanitaria. I numerosi casi di malati che vanno a curarsi fuori regione (cd. dati sull’indice di fuga), infatti, sfuggono al Registro.
Ma non solo. Anche i casi di tumore in età pediatrica non vengono computati, dato questo che rende ancora più parziale il Registro.
Per non parlare di tutti quei casi di morti archiviati come decesso cardiovascolare e che ancora una volta sfuggono all’analisi che ci riguarda.
Sono tante le mancanze oggettive proprie del Registro Tumori di Basilicata che ci portano a non ritenere lo stesso uno strumento utile ai fini di una corretta e precisa analisi della situazione della Regione e dello stato di salute delle popolazioni locali, anche rispetto a fenomeni di inquinamento accertati o da accertare.
Per comprendere allora la vera situazione della nostra Regione, lo stato di salute delle popolazioni e la presenza di situazioni particolari che possono fungere anche da campanello di allarme per eventuali casi di inquinamento, occorrono analisi più precise e dettagliate.
Anche per questa ragione, nelle scorse settimane, abbiamo inviato una formale richiesta ai Sindaci dei Comuni della Val d’Agri di accedere agli atti dei referti epidemiologici dei diversi Comuni, al fine di avere un quadro più concreto e dettagliato della condizione di salute delle diverse comunità locali. Un’istanza, quella avanzata nei giorni scorsi, che provvederemo ad inoltrare in tempi scansionati anche agli altri Comuni della Basilicata, al fine di poter addivenire ad uno studio con l’ausilio di esperti, per avere un’idea della situazione delle diverse zone. Si tratta dell’ennesimo tentativo che portiamo avanti nell’interesse dei cittadini per capire come stanno realmente le cose nella nostra Basilicata, per comprendere il perché di determinati fenomeni e se trovano conferma alcune preoccupazioni che purtroppo ci portiamo dietro da lungo tempo.
Abbiamo il dovere di indagare, di approfondire, di studiare i dati (magari quelli precisi e concreti) per comprendere la verità e adoperarci per risolvere i problemi ove dovessero essere riscontrate situazioni anomale. Non intendiamo fermarci all’apparenza ed essere superficiali su un tema così importante, abbiamo il dovere di essere scrupolosi e di vigilare.
Chiediamo al Presidente Pittella di fare altrettanto, di mobilitarsi per recuperare in tempi brevi questi dati per metterli a disposizione dei soggetti preposti, ma anche del Consiglio regionale, per valutare tutte le eventuali azioni da intraprendere.
Abbiamo ritenuto doveroso partire dalla Val d’Agri perché riteniamo che in questo territorio sia in atto un vero e proprio disastro ambientale e stiamo valutando anche la possibilità di procedere con la richiesta di far dichiarare la zona sito di interesse nazionale (AREA SIN) ricorrendone tutti i presupposti”.