La nostra bella regione continua a collezionare successi.
Meta di tantissimi turisti, la Basilicata vanta certamente un posto di tutto rispetto per l’ottima cucina molto antica e variegata, capace di conquistare i palati più difficili.
Tra le varie specialità lucane, compaiono i peperoni cruschi, oro rosso della gastronomia lucana.
‘Rosso’ e ‘croccante’, anzi, ‘Crusk’, perché una delle più ricercate specialità dell’Igp senisese è, appunto, il peperone secco che si frigge e diventa croccante.
Un prodotto che va a ruba e che i tanti turisti non possono fare a meno di provare.
Questa specialità continua a far parlare di sé tanto da aggiudicarsi il titolo di cibo tipico italiano più citato in oltre 200 mila recensioni da parte dei turisti enogastronomici.
A rendere nota la notizia è Business Inside Italia che parla di “questo illustre sconosciuto” ma che specifica:
“Chiariamo subito, a scanso di equivoci e di sollevazione popolare della lucania tutta: sconosciuto relativamente ad altri prodotti tipici locali, cacio e pepe o gnocco fritto per fare due esempi.
Ma che il peperone crusco lucano abbia riportata la palma del più citato tra oltre 200 mila recensioni di ristoranti in tutta Italia è effettivamente una sorpresa.
La rivincita del Nord Italia si gioca invece sul gradimento: sono la carne salada trentina e la polenta concia ad aggiudicarsi la maggior incidenza (82%) nelle citazioni a 4 o 5 ‘stelle’. Mentre il vitello tonnato e la cacio e pepe hanno il poco invidiabile primato dei prodotti più citati nelle recensioni negative (una o due stelle): probabilmente scontano proprio la grande notorietà e qualche realizzazione non proprio a regola d’arte.
Questa graduatoria è contenuta nel report “L’Enogastronomia in Italia”, uno effettuato da Travel Appeal con strumenti di Intelligenza artificiale basato sull’analisi dettagliata di oltre 17 milioni di recensioni online, appartenenti a ristoranti, strutture ricettive ed esperienze, da cui emergono tendenze e curiosità che scattano una foto ricchissima delle preferenze dei viaggiatori sul cibo in Italia.
Un settore, quello del turismo enogastronomico, che rappresenta un vero e proprio asset per il Belpaese, se è vero che oggi l’offerta legata al cibo e al vino è una delle attrazioni turistiche principali , in cui soprattutto gli stranieri spendono- e la fonte è autorevole: la Banca d’Italia – ben oltre un quarto del loro budget.
Travel Appeal, startup specializzata in Data Science e Intelligenza Artificiale per l’industria del turismo, ha realizzato il report sulla percezione dell’enogastronomia in Italia attraverso l’analisi di oltre 17 milioni di recensioni online sulla qualità del cibo servito ai tavoli dei ristoranti compresi quelli interni alle strutture ricettive”.
Nessuna sorpresa per noi lucani che tanto amiamo le specialità di cui andiamo fortemente orgogliosi.