“Ricorre il 23 luglio l’anniversario di un terremoto che nel 1930 devastò una vasta zona dell’Italia meridionale.
Particolarmente colpita in Basilicata fu l’area del Vulture.
Il sisma lasciò un segno profondo ad Atella, Barile, Melfi, Rapolla e Rionero. Nella provincia di Potenza perirono 214 persone, 147 solo a Melfi.
Onoriamo il ricordo per un dovere morale ma conserviamo la memoria del passato per fare tesoro delle esperienze maturate.
Quel 23 luglio si mise in moto la macchina dei soccorsi, in modo straordinario per l’epoca.
Da allora altri eventi sismici, anche di vasta portata, hanno messo in luce la vulnerabilità del nostro territorio ma anche la forza delle nostre comunità di reagire e riorganizzarsi.
Oggi abbiamo una Basilicata più forte, attenta ai temi ambientali.
A questa accresciuta sensibilità si unisce la consapevolezza che per difendere i nostri paesi occorre programmare e impegnare risorse.
Non abbiamo ancora le competenze per prevedere i terremoti.
Possiamo, però, agire per prevenire o limitarne le conseguenze.
Rispetto a questa missione la Regione Basilicata ha fatto passi in avanti molto importanti, significativi e concreti qualificando l’azione della Protezione civile.
Il ricordo di quegli eventi ci è da monito per le scelte future che, come istituzioni, siamo chiamati a compiere nel campo della prevenzione”.
Lo dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.