Ad aprire le danze a Potenza presso il Teatro Stabile a “La notte delle stelle” (lo spettacolo di beneficenza a sostegno dell’iniziativa “Una mano per Tonino”, lo sfortunato ragazzo rimasto gravemente ferito nella notte di capodanno) è stato Claudio Coviello e primo ballerino alla Scala di Milano.
Claudio Coviello è nato nel capoluogo lucano a Dicembre del 1991 e all’età di soli 10 anni si trasferì a Roma e frequentò la Scuola di ballo al Teatro dell’Opera, dove nel 2009 conseguì il diploma con ottimi voti.
Furono i nonni a sostenerlo trasferendosi per 6 anni a Roma per aiutarlo a maturare questo suosogno per la danza, visto che i genitori di Claudio per motivi di lavoro non avevano potuto seguirlo nella capitale.
Dopo aver partecipato a diversi stage in Italia e all’estero e a numerosi concorsi portandosi a casa qualche premio, dall’agosto del 2010 Coviello è entrato a far parte del Corpo di Ballo al Teatro della Scala.
Ha danzato in Onegin, ha partecipato alla tournée a Istanbul, a Il lago dei cigni (Rudolf Nureyev); ha interpretato Le spectre de la rose nel Gala des étoiles (Teatro alla Scala, aprile 2011) e in Raymonda in debutto alla Scala nell’ottobre 2011, dove ha interpretato il personaggio di Béranger.
Nel corso della tournée al Teatro Bolshoi (dicembre 2011) ha debuttato nel ruolo di Oberon in Sogno di una notte di mezza estate di George Balanchine.
Nel Febbraio 2012, sempre alla Scala, ha esordito interpretando il ruolo di Albrecht in Giselle, versione di Yvette Chauvirè, nel maggio 2012 fu tra gli interpreti principali di Concerto DSCH di Alexei Ratmansky, presentato alla Scala in prima europea.
Nell’autunno dello stesso anno ha debuttato nel ruolo di Lenskij in Onegin di John Cranko.
Nella ripresa di Raymonda nell’ottobre 2012 ha interpretato il ruolo di Jean de Brienne.
Incassò il “Premio Danza&Danza” come artista emergente per la stagione 2011 e dal dicembre 2012 (a soli 22 anni) passò da “aggiunto” (cioè precario) a Primo ballerino alla Scala di Milano, dopo soli due anni dal suo ingresso.
Un ballerino dalle mille risorse con linee eleganti, presenza scenica e viso affascinante: tutti tratti che lo legano al grande ballerino Roberto Bolle, modello che ha sempre voluto seguire e da cui ha preso grande ispirazione.
Lo stesso famosissimo ballerino italiano, Roberto Bolle parlando di Coviello lo ha definito:
“È il talento più evidente che ho visto, è una gemma pura da coltivare”.
Gli occhi dal taglio orientale, il collo taurino, il collo del piede espressivo e straordinariamente arcuato sono le caratteristiche che contraddistinguono il giovane ballerino lucano.
Ma anche l’umiltà, la riservatezza e la permalosità sono tratti che gli appartengono.
Sicuramente è un ragazzo che è riuscito a tenere i piedi per terra nonostante l’ascesa della sua carriera in breve tempo e così giovane.
Al di fuori del suo lavoro come ballerino, Claudio è un ragazzo come tanti altri: va in palestra, riordina casa, fa la spesa e quando ha tempo libero, lo dedica agli amici.