Carta “Dedicata a te” 2024: ci siamo, mancano pochi giorni all’attivazione della social card indirizzata ai nuclei familiari in condizione di fragilità economica e finalizzata all’acquisto di beni e prodotti di prima necessità.
Da lunedì 9 settembre, infatti, parte la distribuzione delle Postepay ai nuovi titolari del contributo economico.
Chi invece è già in possesso della carta, avendo usufruito della misura lo scorso anno, e rispetta attualmente i requisiti, dovrà solo attendere la ricarica di quella vecchia.
Rispetto allo scorso anno, come fa sapere today, la prepagata cambia: avrà un importo maggiore e nuovi prodotti si andranno ad aggiungere all’elenco dei beni.
Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti previsti per il bonus per fare la spesa, le modalità di assegnazione del beneficio, chi è escluso, i tempi da rispettare, cosa si può acquistare e cosa no.
Finanziata per quest’anno con 600 milioni di euro, la carta acquisti “Dedicata a te” avrà un importo pari a 500 euro per nucleo familiare.
Come ha annunciato il ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare, a beneficiare quest’anno della misura saranno potenzialmente 1.330.000 nuclei familiari che risultano con un reddito Isee annuo inferiore ai 15mila euro.
Per entrare nella graduatoria Inps occorre inoltre essere iscritti all’anagrafe comunale della popolazione residente.
Dal contributo in questione sono tagliati fuori i beneficiari di altri sussidi economici, come per esempio l’assegno di inclusione (Adi) o assegni di disoccupazione come la Naspi o l’indennità sociale di disoccupazione per i collaboratori Dis-coll.
La carta acquisti non viene distribuita anche nei casi in cui ad usufruire dell’aiuto pubblico è solo un componente del nucleo familiare.
Per i beneficiari che nel 2023 hanno ottenuto la carta acquisti e quest’anno rispettano ugualmente tutti i requisiti, l’importo sarà ricaricato in automatico sulla “vecchia” Postepay e riutilizzabile dopo il 9 settembre.
Restano invariate anche le modalità di assegnazione del contributo per i nuovi titolari. Una volta ricevuta la comunicazione da parte del proprio comune di residenza, la prepagata “Dedicata a te” potrà essere ritirata presso l’ufficio postale mostrando il messaggio. Non è dunque necessario compilare alcuna domanda online.
Ci sono delle date da rispettare. Per non perdere l’importo in giacenza, occorre attivare la carta effettuando il primo acquisto entro il 16 dicembre 2024.
Come lo scorso anno, la carta ha inoltre una data di scadenza: entro il 28 febbraio 2025 l’intero importo dovrà andare esaurito, pena la decadenza di quanto rimasto.
Il provvedimento conferma tutti i prodotti alimentari già acquistabili lo scorso anno: carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole; pescato fresco; latte e derivati; uova; oli d’oliva e di semi; prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria; paste alimentari; riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale; farine di cereali; ortaggi freschi e lavorati; pomodori pelati e conserve di pomodori; legumi; semi e frutti oleosi; frutta di qualunque tipologia; alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula); lieviti naturali; miele naturale; zuccheri; cacao in polvere; cioccolato; acque minerali; aceto di vino; caffè, tè, camomilla.
In aggiunta alle conferme relative all’elenco del 2023, la spesa tramite la social card include quest’anno nuovi beni alimentari come i prodotti di denominazione di origine protetta (Dop), di indicazione geografica protetta (Igp), gli ortaggi surgelati e i prodotti da forno surgelati come la pizza. Tra le novità del 2024 c’è inoltre lo scatolame, dal tonno alla carne in scatola. Oltre ai beni alimentari, la social card risulta nuovamente utilizzabile per i rifornimenti di carburante e l’acquisto di abbonamenti del trasporto pubblico locale (Tpl).
Restano esclusi dall’elenco dei beni riconosciuti da supermercati e ipermercati tutti gli alcolici, a prescindere dal tasso di gradazione, i farmaci e i detersivi.
Nell’elenco spuntano inoltre altri “grandi assenti” come sale, marmellata e aceto balsamico.