“Il Progetto Borgo Monticchio Bagni rischia oggi di essere snaturato”. Ecco che cosa sta succedendo

“Quando si ha l’onore di governare una Regione, il primo dovere non è difendere l’esistente, ma garantire la coerenza tra ciò che si promette e ciò che si fa.

È per questo che ho ritenuto doveroso, in qualità di Consigliere regionale, di chiedere formalmente alla Regione Basilicata ogni informazione utile sull’effettivo stato di attuazione del progetto Borgo Monticchio Bagni.”

Con queste parole Michele Napoli ha annunciato l’invio di una nota ufficiale indirizzata al Presidente della Giunta Regionale, alla Struttura di Missione PNRR e ai Direttori Generali dei Dipartimenti competenti, per chiedere trasparenza e chiarezza su una delle operazioni simbolo del PNRR in Basilicata: il progetto da oltre 20 milioni di euro finanziato dal Ministero della Cultura nell’ambito della ‘Linea A – Attrattività dei Borghi’.

Il capogruppo FdI afferma:

“Quel progetto selezionato proprio per la sua visione culturale, per la partecipazione di 41 soggetti tra enti, università, associazioni e cittadini, rischia oggi di essere snaturato e trasformato in un’iniziativa turistica convenzionale, allontanandosi dall’impianto originario approvato a livello nazionale.

Non è questo che ci eravamo impegnati a realizzare.

Non alzo i toni, ma peso ogni parola, non è un atto di accusa, ma la richiesta nasce da una profonda esigenza di responsabilità istituzionale.

Non è in discussione il Comune o chi lo amministra.

È in discussione il rispetto degli atti, degli impegni, dei cittadini coinvolti.

È in discussione il senso stesso del nostro essere guida della Regione.

Quando un progetto viene approvato perché rappresenta un modello culturale e partecipativo, modificarlo senza più coinvolgere i partner, senza passaggi pubblici, senza trasparenza, è un problema per tutti.

Non può esserci sviluppo vero dove viene meno il metodo.

Chiedo pertanto dettagli precisi:quali atti abbiano approvato le modifiche, se il partenariato sia stato consultato, se vi siano verbali ufficiali, quale sia oggi l’effettivo avanzamento del progetto e se vi sia un rischio di perdita dei fondi PNRR”.

Abbiamo una responsabilità verso i cittadini, verso lo Stato, verso l’Europa.

Chiedere verità non è un gesto da condannare, è al contrario un gesto dovuto e necessario quando si bada all’interesse pubblico”.