Il segretario generale del SPP (Sindacato Polizia Penitenziaria) e del Movimento Una Nuova Italia, Aldo Di Giacomo, nell’ambito della campagna denominata “vittime e carnefici”, in svolgimento in tutto il Paese, annuncia una serie di iniziative a tutela delle fasce più deboli e delle vittime di violenze, come quelle avvenute all’interno della struttura riabilitativa “Padri Trinitari” a Venosa e che anche il Sindaco della città, Tommaso Gammone, ha commentato.
Di Giacomo, a proposito della vicenda, dichiara:
“I gravissimi fatti avvenuti nella struttura riabilitativa dei «Padri Trinitari» di Venosa, in attesa che l’inchiesta giudiziaria comunque accerti ogni responsabilità anche in materia di controlli e verifiche da parte di chi è preposto a questo tipo di controlli, per fare chiarezza su ogni aspetto, sono ancora più odiosi perché hanno come vittime persone disabili”.
Tra le vittime a favore delle quali stiamo conducendo una battaglia fuori e dentro le carceri, i disabili meritano maggiore attenzione.
C’è innanzitutto un vuoto legislativo da colmare.
Ad esempio, il costante aumento di maltrattamenti e violenze fisiche e psicologiche contro persone che si trovano in strutture di accoglienza socio-riabilitativa come purtroppo in case di riposo per anziani e la particolare aggressività verso le fasce più esposte, devono indurre a riflettere sulle legislazioni che altri Paesi Europei hanno adottato per cercare di contrastare questo fenomeno.
Da noi, invece, c’è il rischio di assuefazione rispetto ai numerosi ‘fattacci di cronaca’ e di tempi lunghi delle inchieste giudiziarie.
Dunque servono pene più dure per gli autori di questo tipo di reati, a partire dal licenziamento immediato del personale che si macchia della colpa gravissima di maltrattamento fisico e psicologico, senza alcuna attenuante possibile.
Anche la mancanza di qualificazione professionale degli educatori richiede una maggiore attenzione per lo svolgimento delle attività di assistenza e riabilitazione, richiamando Aziende sanitarie e Regione a non limitarsi al solo finanziamento delle attività”.