Il dramma del lavoro irregolare che coinvolge tutta l’Italia non poteva non interessare anche la Basilicata.
Secondo l’Istat nel Paese il valore aggiunto generato dall’economia cosiddetta non osservata nel 2014 deriva per il 36,5% all’impiego di lavoro irregolare.
In Basilicata, secondo la stima dell’ufficio politiche territoriali della Uil, la quota di lavoratori irregolari è tra il 15 e il 18%, per un totale di circa 50mila lavoratori interessati e un fatturato sommerso vicino al miliardo di euro.
Per il segretario regionale della Uil, Carmine Vaccaro:
“Per un calcolo più preciso, secondo i dati del nostro Ufficio Uil, il gettito evaso è di circa 500 milioni di euro. Occorrono controlli ispettivi di maggiore intensità sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo ma ciò non sarà risolutivo senza la partecipazione di tutte le istituzioni: nazionali e locali. E parliamo sempre di numeri teorici perché anche a seguito della diminuzione delle ispezioni in azienda, nell’ordine di un 30% l’anno, i numeri reali non si conosceranno mai”.