“Le regioni potranno utilizzare, fino al 31 dicembre 2023, i 500 milioni stanziati dalla Legge di Bilancio del Governo Draghi per il recupero delle liste d’attesa e che non sono stati ancora spesi.
Una opportunità che la Basilicata deve cogliere al volo per smaltire le lunghissime liste di attesa che impediscono di fatto ai cittadini di curarsi, consentendo al contempo alle strutture private accreditate di aiutare il sistema pubblico regionale nel soddisfare le esigenze di cura della popolazione”.
Così il consigliere regionale di Basilicata Oltre Giovanni Vizziello commenta le modifiche apportate dal Senato al decreto Milleproroghe in sede di conversione.
Spiega Vizziello:
“Per garantire alle regioni la piena attuazione dei piani di recupero delle liste di attesa.
Il Senato, in sede di conversione del decreto-legge Milleproroghe, ha approvato un emendamento presentato dal Senatore Zaffini di Fratelli d’Italia, che consente alle regioni di continuare ad acquistare per tutto il 2023 prestazioni ospedaliere e di specialistica ambulatoriale da privato, anche in deroga agli attuali tetti di spesa.
Una disposizione che coincide alla perfezione con le esigenze della nostra regione, caratterizzata da tempi biblici di erogazione di molte prestazioni sanitarie (visite mediche ed accertamenti diagnostici) e dalla presenza di valide strutture sanitarie private che possono svolgere un ruolo importante nel supportare la componente sanitaria di diritto pubblico e che tuttavia non godono della giusta considerazione da parte dell’attuale maggioranza di governo regionale.
L’effetto, purtroppo, di tali circostanze è che chi può permettersi economicamente di pagare di tasca propria 100 euro per un elettrocardiogramma o una ecografia in uno studio privato si cura, mentre chi può permettersi di pagare solo il ticket di 36 euro in ospedale deve aspettare mesi o anni e quindi non si cura.
L’auspicio è che la Basilicata non si lasci sfuggire l’ennesima occasione per rendere più efficace ed efficiente il sistema sanitario regionale, mettendo realmente al centro dello stesso i cittadini e le loro esigenze di salute”.