La Sardegna è l’ultima regione italiana per natalità, unica con un valore minore a un figlio per donna.
Si tratta del terzo anno di fila.
A rivelarlo è l’ultima analisi dell’Istat che lancia l’allarme sulla natalità in Italia, dove lo scorso anno si è raggiunto il livello più basso mai registrato.
La regione con la fecondità più alta è il Trentino Aldo Adige con 1,51 figli per donna.
Seguono Sicilia e Campania con 1,35 e 1,33 rispettivamente.
In queste tre regioni le madri sono mediamente più giovani rispetto al resto del Paese, tra i 31,4 anni della Sicilia e i 32,1 del Trentino.
I numeri più bassi invece si registrano in Molise e Basilicata con 1,09 figli per donna.
Ma tra tutte, la Sardegna è quella che segna i dati peggiori con 0,95 figli per donna.
I dati in Italia
Secondo il report dell’Istat del 2022, in Italia si contano meno di 7 neonati e più di 12 decessi per 1.000 abitanti.
Precisamente, i nati sono scesi sotto quota 400mila unità per la prima volta dall’unità d’Italia: si attestano a quota 393mila.
Dal 2008, ultimo anno in cui si registrò un aumento delle nascite, il calo è di circa 184mila nati, di cui circa 27mila concentrate dal 2019 in avanti.
Tra le cause principali che hanno portato a questa diminuzione vi è il progressivo invecchiamento della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive (dai 15 ai 49 anni).
A ben vedere, infatti, la popolazione residente al primo gennaio 2023 è di 58 milioni e 851mila persone, 179mila in meno rispetto all’anno precedente (-3%).
Una tendenza alla diminuzione iniziata già nel 2014 e accelerata nel 2020 e 2021 per effetto della pandemia.
In aumento, invece, i cittadini stranieri: sono 5 milioni e 50mila, 20mila in più rispetto all’anno precedente.
Crescono anche gli ultracentenari, il cui numero è triplicato negli ultimi 20 anni: al primo gennaio 2023 sono 22mila.
La speranza di vita alla nascita nel nostro Paese è di 82,6 anni.
In generale, la popolazione italiana invecchia con un’età media che è salita da 45,7 a 46,4 anni.
Gli over 65, che nell’insieme sono 14 milioni 177mila a inizio 2023, costituiscono il 24,1% della popolazione totale, rispetto all’anno scorso che erano il 23,8%.