Lo scorso 30 Marzo, presso l’Aula Magna dell’I.I.S.S. “Quinto Orazio Flacco” di Venosa, si è parlato di salute col dott. Roccaldo Osanna, coordinatore della rete regionale IMA (Infarto Miocardico Acuto), alla presenza di:
- Mimma Carlomagno, Dirigente Scolastica;
- Tommaso Gammone, Sindaco di Venosa;
- dottori e studenti.
“Il Cuore non Aspetta. Chiama subito il 118” il titolo dell’incontro, introdotto dal professor Osanna che ha esordito:
“in Basilicata ogni anno 1500 persone sono colpite da infarto miocardico.
Chi arriva in ospedale entro le prime ore ha la possibilità ha il 95% di salvarsi.
Grazie alla rete regionale IMA che coordina medici ed infermieri del 118 e del pronto soccorso, cardiologi interventisti e clinici, tecnici di radiologia, autisti delle ambulanze e piloti degli elicotteri, si è riusciti ad incrementare di oltre il duecento per cento il numero delle angioplastiche primarie, la migliore terapia oggi disponibile per salvare un paziente con infarto.
Purtroppo un numero importante di persone, sottovalutando i sintomi, muore prima dell’arrivo in ospedale.
Si calcola che in Basilicata siano circa 500 i decessi pre-ospedalieri ogni anno.
Il terribile dato non si è modificato negli anni.
La possibilità di sopravvivere ad un infarto dipende, quindi, dalla tempestività dei soccorsi e delle cure.
Perché si possa essere tempestivi è necessario conoscere come si manifesta l’infarto e non sottovalutare i sintomi.
Il principale sintomo è il dolore al petto che può irradiarsi al braccio sinistro o ad entrambi gli arti superiori, ma anche allo stomaco, al collo, alle spalle, al dorso.
Il dolore può essere associato a sudorazione, mancanza di respiro, nausea, vomito.
L’infarto colpisce anche le donne.
In ogni caso, uomini o donne hanno una sola cosa da fare se il dolore dura più di dieci minuti: chiamare il 118.
L’infarto si cura solo in ospedale. Non serve aspettare che il dolore passi, è pericoloso mettersi in auto da soli o farsi accompagnare da un amico o un familiare per raggiungere il pronto soccorso più vicino.
Alcuni mesi fa la Regione Basilicata ha avviato una campagna di informazione e sensibilizzazione chiamata: ‘Non morire di dubbi, chiama subito il 118. Il cuore non aspetta'”.
L’iniziativa si rivolge ai cittadini ed anche agli operatori sanitari che diventano parte di un virtuoso processo di informazione e di prevenzione.
Per questo credo sia fondamentale il coinvolgimento degli studenti, dei loro docenti, dei genitori, delle associazioni di volontariato.
È un vero e proprio patto di alleanza con i cittadini: uniamo le forze per ridurre la mortalità, migliorare la qualità della vita ed il nostro benessere”.
Osanna ha, inoltre, relazionato circa le cause di infarto e i metodi di prevenzione più efficaci:
“Il diabete è il killer numero uno che provoca l’infarto.
Bisogna fare campagna di prevenzione, che il più delle volte non viene fatto e recepito.
I fattori di rischio infarto: diabete, obesità, colesterolo, fumo e familiarità.
Per prevenire l’infarto: controllare questi fattori di rischio con una buona alimentazione e attività fisica regolare”.
Agli interventi è seguito un dibattito tra studenti, medici e cittadini, nel corso del quale il dott. Osanna ha fugato ulteriormente dubbi e incertezze sull’argomento.
Di seguito le foto dell’incontro.