Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di UILM FISMIC:
“Nella giornata di domani 11 Aprile alle ore 14:30 si terra presso Confindustria un incontro di aggiornamento con la direzione aziendale BCUBE e le organizzazioni sindacali, incontro necessario anche a fronte dei ragionamenti espressi già nel precedente primo incontro avuto in data 28 marzo 2024, dove l’obiettivo dovrà essere quello di scongiurare i licenziamenti collettivi di circa 170 lavoratori, i quali dal giorno della cessazione dei servizi da parte della committente BCUBE, per anni affidati a loro in subappalto, stanno attraversando momenti di tensione sociale difficili, con un CDS che non reggerebbe più se non ci fosse la restituzione da parte della committente, almeno di una parte di quelle lavorazioni, attraverso un nuovo contratto di appalto, che consenta un minimo di rotazione dei lavoratori su quelle attività di servizio.
Nel primo incontro la stessa BCUBE, dopo i nostri interventi, avendo fatto un punto su tutto quello che si sta cercando di costruire sul nostro territorio, non per ultimo l’accordo di programma che vede tre pilastri fondamentali che consentano di dare un po’ di ossigeno alle aziende del territorio di Melfi, fra quelli, la richiesta di un emendamento a livello ministeriali che vada ad azzerare quelli che oggi sono diventati una vera e propria tenaglia per le aziende del nostro territorio, cioè, i costi che sono costrette a sostenere in regime di cassa integrazione, a fronte quindi delle nostre considerazioni e delle nostre pressioni, chiedendo un ulteriore sforzo guidato soprattutto da un senso di responsabilità, per il grave impatto occupazionale che si creerebbe con una non prosecuzione dell’appalto, la stessa BCUBE si era impegnata ad effettuare una nuova analisi all’interno del proprio assetto aziendale, chiedendo comunque un supporto da parte di tutti gli attori coinvolti, affinché si trovino soluzioni che vadano bene per tutti.
Domani quindi, speriamo che ci siano notizie positive per i lavoratori della SGL i quali non mancheranno con un presidio, ad attendere che l’incontro finisca per sapere in seduta stante quelle che saranno le loro sorti”.