Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa di Fismic e UILM Basilicata.
Ecco quanto riportato:
“È stata una mattinata intensa e a tratti convulsa quella di oggi, segnata da grandi tensioni davanti alla Regione Basilicata.
A seguito della richiesta di rinvio avanzata da Bcube per l’incontro previsto, insieme ai lavoratori abbiamo deciso di non accettare il posticipo, ma di riunirci in presidio davanti alla Regione, chiedendo con fermezza la conferma del tavolo di confronto.
Dopo un confronto serrato, il tavolo è stato ricostituito coinvolgendo tutte le parti: SGL, Bcube e la Regione Basilicata.
Ringraziamo il Dipartimento delle Attività Produttive, il Direttore Antonio Bernardo e la Dottoressa Leone, che hanno condotto unitamente alle organizzazioni di Fismic e Uilm il confronto con grande determinazione e sensibilità verso i lavoratori.
Siamo a un punto di svolta.
Si intravede la possibilità di un accordo che consenta:
1. Il recupero delle mensilità arretrate a partire dal 1° agosto 2024, mese in cui i lavoratori hanno smesso di percepire reddito.
2. L’attivazione di un ammortizzatore sociale straordinario, con durata almeno fino a luglio 2025, per supportare i lavoratori durante questa difficile fase.
Questa vertenza è il risultato di una crisi complessa.
La società SGL, dopo il sequestro, ha lasciato i lavoratori senza prospettive, a causa anche delle scelte di Stellantis di internalizzare attività precedentemente affidate a Bcube .
Ciò ha generato una crisi industriale devastante e il rischio imminente di una “macelleria sociale” se non si interverrà con misure straordinarie.
Cosa chiediamo con forza:
- Il differimento del contributo addizionale sugli ammortizzatori sociali per le imprese in crisi, un’azione che il governo deve assumere come priorità assoluta, seguendo esempi virtuosi come quello di Ilva.
- Un intervento urgente e mirato per garantire che le imprese possano sostenere i lavoratori e favorire la salvaguardia occupazionale.
Il tavolo è stato aggiornato a Mercoledì pomeriggio, quando ci aspettiamo di concludere un percorso che porti alla tutele degli attuali livelli occupazionali.
Questa lotta ha dimostrato quanto sia stata determinante la decisione sindacale di non accettare rinvii, rimanendo presenti al tavolo regionale e pretendendo con fermezza passi avanti verso la risoluzione della vertenza”.