Aumenta l’inflazione in Italia, e ne risentono anche i prodotti per l’infanzia, con rincari che pesano sui portafogli delle famiglie italiane.
Come fa sapere Skytg24 e secondo un’analisi effettuata da DoveConviene, infatti, nei primi mesi del 2023 si è verificato un aumento del 44% dell’interesse delle famiglie verso categorie di prodotti in promozione.
Rispetto al 2021 infatti, nell’anno passato, i rincari sono stati del +11,3% per l’alimentazione del neonato, del +13,6% per i pannolini e del +30,4% per i passeggini.
Il report di DoveConviene evidenzia quindi come circa il 6,2% delle ricerche totali di prodotti in offerta siano relative ai prodotti per l’infanzia e come, nel 2022, siano state oltre due milioni le interazioni con i prodotti comunicati all’interno dei volantini digitali legati a questo mondo.
Particolarmente ambite risultano inoltre le offerte relative ai pannolini. Nella top 10 dei prodotti più ricercati, infatti, si trova la parola generica “pannolini” in nona posizione e, in sesta, quella di un noto brand specializzato in questo ambito.
Oltre ai pannolini (75,6%), gli altri prodotti per l’infanzia più ricercati nel 2022 sono stati l’alimentazione del neonato (14,32%), i giocattoli (4,48%), gli accessori per passeggiare (2,99%), gli accessori per la casa (1,22%), l’abbigliamento per bambini (0,84%), l’arredamento (0,34%) e l’abbigliamento premaman (0,11%).
“Crediamo sia giusto, dopo la pasta, intervenire anche sui prezzi dei prodotti per l’infanzia, beni che risultano sempre più costosi per i consumatori e che svuotano le tasche delle famiglie con figli”, ha affermato l’associazione Assoutenti in merito ai vari rincari.
“I prodotti dell’infanzia hanno nel nostro paese prezzi altissimi, spesso del tutto ingiustificati” ha sottolineato il presidente di Assoutenti Furio Truzzi.
“Per questo chiediamo al Ministro – continua Truzzi – che bene ha fatto a mettere sotto i riflettori tale problema, di convocare formalmente Mister Prezzi e la Commissione di allerta rapida, sia per fare luce su tale mercato, sia perchè come nel caso della pasta, già solo l’annuncio di un focus da parte delle istituzioni contribuisce e frenare la crescita dei listini“.
Sul tema è intervenuto anche Aldolfo Urso, Ministro delle imprese e del made in Italy, ai margini degli Stati Generali per la natalità affermando:
“L’intervento che abbiamo fatto in queste ore sul caro-pasta, tra pochi giorni lo faremo sui prodotti dell’infanzia, su cui abbiamo tagliato l’Iva ma non tutto è andato a beneficio davvero delle famiglie”.