Infrastrutture e sviluppo: “Pianificare il futuro della Basilicata con interventi mirati, coordinati e capaci di generare crescita”. La dichiarazione

“Le opere pubbliche dovrebbero rappresentare il motore per lo sviluppo della Basilicata, ma senza una programmazione a lungo termine e una visione chiara del futuro, rischiano di trasformarsi in interventi scollegati tra loro, privi di un reale impatto sulla crescita del territorio.

È urgente un cambio di passo per garantire infrastrutture moderne, lavoro stabile e una prospettiva di sviluppo concreta per la nostra regione”.

È quanto afferma Carmine Lombardi, segretario regionale della Feneal Uil Basilicata, denunciando l’assenza di una strategia complessiva sugli investimenti infrastrutturali e i continui ritardi che bloccano le opere necessarie.

“Continuiamo ad assistere a interventi frammentati, senza un disegno organico che tenga conto delle vere esigenze del territorio e delle potenzialità della Basilicata.

La mancanza di una pianificazione a lungo termine frena la crescita economica e occupazionale e impedisce alla nostra regione di sfruttare al meglio le risorse disponibili, dal PNRR ai fondi strutturali europei, fino al Fondo di Sviluppo e Coesione.

Un esempio evidente di questa gestione inefficace è il ritardo nella realizzazione del Distretto G, un’infrastruttura idrica fondamentale per l’equilibrio e la gestione delle risorse idriche regionali. 

Il completamento del Distretto G è essenziale per rendere efficiente tutto lo schema idrico della Basilicata.

Senza questa opera, la rete di approvvigionamento resta incompleta, limitando le potenzialità di distribuzione dell’acqua sia per il settore agricolo che per quello civile e industriale.

Il problema si inserisce in un contesto più ampio, in cui anche l’aumento della capacità di invaso della Diga del Camastra rappresenta un passo avanti importante, ma non risolutivo.

Recentemente, il Ministero delle Infrastrutture ha autorizzato l’innalzamento della quota di invaso di due metri, portandola a 526,60 metri sul livello del mare.

Questo intervento consentirà di accumulare circa 2,5 milioni di metri cubi d’acqua in più, passando dagli attuali 9 a oltre 11 milioni di metri cubi totali.

Tuttavia, senza il completamento dell’intero schema idrico regionale, l’incremento della capacità della Camastra rischia di essere vanificato da una rete infrastrutturale incompleta e poco efficiente.

Allo stesso tempo, riconosciamo gli sforzi dell’assessore regionale alle Infrastrutture Pasquale Pepe per il rilancio della Ferrandina-Matera, un’infrastruttura strategica per il collegamento ferroviario della Basilicata con il resto del Paese.

La realizzazione di questa opera è fondamentale per superare l’isolamento di Matera e favorire lo sviluppo economico e turistico dell’area.

Apprezziamo l’impegno dell’assessore Pepe per accelerare i tempi e garantire che il progetto venga portato a termine, ma servono azioni concrete per evitare ulteriori ritardi e ostacoli burocratici.

Un altro tema centrale è l’alta velocità ferroviaria, un’infrastruttura imprescindibile per l’integrazione della Basilicata nei grandi corridoi di trasporto nazionale ed europeo.

Senza un‘accelerazione sulla realizzazione dell’alta velocità in Basilicata, la nostra regione rischia di rimanere tagliata fuori dalle grandi direttrici di sviluppo.

È necessario un impegno forte e immediato per garantire collegamenti veloci ed efficienti con il resto del Paese, riducendo il divario infrastrutturale che penalizza cittadini e imprese.

Il settore delle costruzioni potrebbe essere il volano di una ripresa economica duratura, ma solo se gli investimenti pubblici vengono orientati verso opere realmente strategiche.

Abbiamo bisogno di infrastrutture moderne e funzionali: strade sicure e connesse con le principali arterie nazionali, scuole e ospedali efficienti, interventi per la difesa del territorio dal dissesto idrogeologico.

E invece, manca una visione che vada oltre il singolo cantiere e guardi alla Basilicata del futuro”.

La Feneal Uil Basilicata evidenzia inoltre il rischio che, in assenza di un quadro programmatico stabile, i ritardi, la cattiva gestione e il lavoro irregolare continuino a pesare sul settore:

“Senza una strategia chiara, si moltiplicano gli sprechi e le inefficienze, penalizzando i lavoratori e le imprese serie che operano nel rispetto delle regole.

È necessario un impegno concreto per garantire condizioni di lavoro dignitose e appalti trasparenti, evitando che il dumping contrattuale e la precarietà continuino a danneggiare il settore”.

Infine, Lombardi lancia un appello alle istituzioni regionali:

“Chiediamo alla Regione Basilicata di avviare un vero confronto con le parti sociali per costruire una programmazione solida e di lungo periodo.

Non possiamo più navigare a vista, rincorrendo le emergenze.

È il momento di pianificare il futuro della Basilicata con interventi mirati, coordinati e realmente capaci di generare crescita e occupazione stabile.

Il caso del Distretto G, la necessità di completare rapidamente la Ferrandina-Matera, l’aumento della capacità di invaso della Diga del Camastra e l’urgenza di sviluppare l’alta velocità dimostrano chiaramente quanto sia necessario cambiare rotta”.