INSEGNA A MELFI MA È APPREZZATA IN TUTTO IL MONDO! LA NOSTRA LUCIA SU 11MILA CANDIDATURE È STATA IN FINALE PER IL NOBEL

Lo scorso 26 Giugno, presso la sede del Consiglio Regionale della Basilicata, il consigliere regionale del Gruppo misto, l’Avv. Aurelio Pace, ha consegnato il Premio “Basilikos” alla prof.ssa Lucia Santarsiero, di Atella, docente di Laboratorio di enogastronomia presso l’Istituto Alberghiero facente parte dell’I.S.S. “G. Gasparrini” di Melfi.

Il premio era rappresentato da una medaglia d’argento raffigurante appunto il “Basilikos”, il quale termine contiene non a caso l’etimo del nome della nostra regione.

Il motivo della consegna della medaglia alla prof.ssa Santarsiero sta principalmente nel fatto che la Santarsiero è fra i  50 docenti finalisti italiani, unica in Basilicata, dell’Italian Teacher Prize, il Premio Nazionale Insegnanti, promosso dal M.I.U.R. (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), gemellato con il Global Teacher Prize, meglio noto come il Nobel dei docenti, il cui fine è quello di valorizzare il ruolo strategico del docente nella società, selezionando quei docenti i quali, attraverso la loro esperienza didattica di eccellenza, sono riusciti a trasmettere ai propri studenti quei valori e quella formazione in grado di favorirne la crescita come cittadini attivi, pur in contesti difficili, producendo, più in generale, un mutamento positivo importante nella comunità scolastica di appartenenza.

“Un premio che mi riempie di gioia e mi gratifica rappresentando uno sprone alle nuove sfide educative che mi attendono” ha commentato la prof.ssa Santarsiero.

Fra le circa 11.000 candidature pervenute al M.I.U.R. la commissione tecnica del Ministero ha selezionato i 50 docenti finalisti, fra cui appunto la prof.ssa Santarsiero, le cui scelte, sia dal punto di vista formativo che lavorativo, hanno sempre seguito il doppio solco parallelo della passione per la gastronomia nelle sue varie declinazioni, e dell’alta considerazione per l’insegnamento quale strumento preferito, ma non unico, per applicare e veicolare il bagaglio di conoscenze ed esperienze in possesso.

Infatti, lei stessa ha puntualizzato come l’insegnamento di una disciplina come “Laboratorio di enogastronomia” non possa essere avulso dalla conoscenza approfondita degli ingredienti utilizzati.

Non basta che un piatto sia gustoso, bisogna anche conoscere, le caratteristiche chimico-fisiche e biochimiche dell’alimento, e la sua provenienza, preferendo la cucina a km. 0, valorizzando così il territorio che lo produce.

Da queste considerazioni emerge lo studio e l’aggiornamento continuo e la formazione non solo pratica ma anche teorica della prof.ssa Santarsiero, laureata in Scienze e Tecnologie Alimentari oltre che in Formazione alle Professioni Educative, la quale ha aggiunto:

“La conoscenza approfondita degli alimenti va necessariamente accompagnata con quella della storia della gastronomia e della sua cultura, potendo essere il turismo enogastronomico non solo un’interessante opportunità di lavoro per i nostri giovani, a patto che si investa sulla qualità dei prodotti e sulla loro adeguata promozione, ma anche un importante elemento di propulsione economica per la nostra regione”.

Il consigliere Pace ha sottolineato:

“In un tempo in cui la Basilicata sviluppa una parte del suo percorso di riconoscibilità e di crescita socio culturale all’interno del tema della conoscenza e di Matera 2019 il lavoro silenzioso di insegnanti che ogni giorno provano a vincere quella sfida educativa che i nostri giovani sono chiamati ad affrontare nel tema globale, premiare Lucia Santarsiero, che è una delle 50 insegnanti migliori d’Italia così come sancito dal premio del ministero dell’Istruzione, è per me un dovere. La Santarsiero rappresenta la capacità di sviluppare più competenze e di proporre queste competenze all’interno di tutto lo schema europeo.

Posso affermare senza timore di essere smentito che Lucia Santarsiero, anche grazie ad altri riconoscimenti ottenuti per aver saputo trasferire la nostra cultura gastronomica all’interno del panorama europeo, è una ambasciatrice  naturale e prestigiosa di questa regione”.

Infatti la prof.ssa Santarsiero, al di fuori del suo lavoro, coltiva numerosi interessi, in ambito sociale e culturale, anche attraverso varie Associazioni sociali, culturali ed ambientaliste, e si può ben dire che la poliedricità è una caratteristica della sua personalità.

Tra i tanti premi e riconoscimenti ricordiamo che è stata “Intronizzata Disciples d’Auguste Escoffier” (Premio alla carriera culinaria intitolato ad Auguste Escoffier) – Conseil Magistral D’Escoffier International nel 2015.

Negli ultimi anni ha dedicato particolare attenzione all’attività di divulgatrice, scrivendo sul rapporto fondamentale  tra sana e corretta alimentazione e stato di buona salute, e con il libro “Una chef per la tiroide”, scritto in qualità di coautrice insieme ad Erminia Casolino, è stata finalista della III edizione del Premio Sibilla-Concorso Letterario sulla Salute 2015, indetto dall’Osservatorio Sanità e Salute (Roma) sul tema della tiroide; in seguito, sempre come coautrice, insieme al dott. Pasquale Di Leo, endocrinologo-oncologo, ha pubblicato il suo secondo libro: “La dieta alleata della tiroide”.

Il 30 Maggio scorso, presso il C.R.O. (Centro di Riferimento Oncologico) di Aviano, in provincia di Pordenone, nell’ambito della V  edizione 2016-2017 del concorso artistico-letterario “Espressioni di cura”- Parole e immagini per narrare la malattia oncologica-, si è classificata al 1° posto nella sezione – poesia – con la poesia intitolata “Il falò infido”.

Pur avendo viaggiato tantissimo per lavoro, conoscendo e apprezzando la cucina internazionale, dagli U.S.A., all’Estonia, alla Bulgaria, alla Russia, alla Grecia, alla Tunisia, all’Irlanda, alla Francia, alla Spagna, alla Turchia, all’Austria ecc.,  la prof.ssa Santarsiero rimane legatissima alle tradizioni culinarie, ai prodotti tipici e ai luoghi della sua amata Basilicata, cercando di realizzare nel proprio territorio i suoi progetti facendo dell’insegnamento un’opportunità per contribuire al miglioramento complessivo della scuola e della società più in generale.

Facciamo i complimenti a questa professoressa lucana che continua a collezionare un successo dietro l’altro diventando sempre più un esempio di vita per i suoi allievi.