Ancora complicata la situazione economica anche per il 2022. Come riportato da ansa:
In uno scenario in cui “la durata della guerra è una variabile cruciale”, ed ipotizzando che da luglio finisca o si riducano incertezza e tensioni, il Centro studi di Confindustria stima una crescita del Pil 2022 tagliata a +1,9% “con un’ampia revisione al ribasso (-2,2 punti) rispetto alle stime dello scorso Ottobre quando tutte le previsioni erano concordi su un +4%”.
Considerando il +2,3% di crescita acquisita per “l’ottimo rimbalzo dell’anno scorso” l’Italia “entrerebbe così in una recessione tecnica seppur di dimensioni limitate”, con un calo del Pil dello 0,2% nel primo trimestre e dello 0,5% nel secondo.
Il ritorno a livelli pre-Covid “slitta dal secondo trimestre di quest’anno al primo del prossimo”.
Il CsC ribadisce quindi l’allarme per il caro-energia, calcolando un maggior onere sulla bolletta energetica di 5,7 miliardi su base mensile e di 68 miliardi di euro su base annua.