Anche la Basilicata è presente al Meeting di Rimini, una manifestazione giunta alla 45esima edizione che ogni anno, in agosto, riunisce istituzioni, enti pubblici e privati, rappresentanze diplomatiche e migliaia di persone per parlare di economia, arte, letteratura, scienza, politica e problemi sociali.
Il tema di quest’anno apre a delle riflessioni non solo sociali e politiche, ma anche culturali e personali partendo dalla domanda: Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?
Ed è su questo interrogativo che si sviluppano le mostre, i convegni e gli appuntamenti previsti dal 20 al 25 agosto.
In vista del Giubileo 2025, l’Apt ha allestito uno stand di circa 36 metri quadrati, intitolato “Basilicata, dove l’essenziale è visibile agli occhi”.
Il Meeting di Rimini, che in ogni edizione richiama un vastissimo pubblico, ricopre un ruolo importante nell’ambito del turismo religioso, particolarmente quest’anno a pochi mesi dall’anno giubilare.
E’, dunque, l’occasione per promuovere i luoghi dello spirito, le mete di pellegrinaggio, gli eventi e le manifestazioni legate alle tradizioni religiose, molto sentite dal popolo lucano.
Nell’ambito del programma, domenica 25 alle 17 nella Sala Conai della Fiera di Rimini, in rappresentanza del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, l’assessore alla Salute e alle Politiche della Persona, Cosimo Latronico, interverrà a una tavola rotonda sul tema “Il patrimonio culturale e la rinascita dei borghi”, trasmessa in diretta su Play 2000 e Vita.
Il punto è qual è la strada migliore per dare un futuro ai piccoli paesi che costituiscono un elemento fondamentale del paesaggio culturale e umano italiano.
Con l’assessore Latronico dialogheranno i presidenti delle Regioni Marche, Umbria e Liguria, Francesco Acquaroli, Donatella Tesei e Alessandro Piana (facente funzioni), il commissario straordinario del governo per la riparazione e la ricostruzione dal sisma 2016, Guidi Castelli, e il sindaco di Calascio, (provincia dell’Aquila), Paolo Baldi.
In una mostra sono stati raccolti dieci casi esemplari di borghi italiani che con dinamiche virtuose, rese possibili da alleanze territoriali tra associazionismo, amministrazioni pubbliche e imprese private, hanno affrontato il declino demografico aprendo nuove prospettive.
Come sostenere queste buone pratiche: verterà su questo il confronto tra i governatori.