“Continua a crescere in modo irrefrenabile lo spopolamento al Sud e in Basilicata.
I numeri dell’ultimo rapporto Svimez ci parlano di un Mezzogiorno alla che nel 2020 è arrivato a perdere fino a 141mila unità e in questa emorragia contribuisce più di tutte le regioni la Basilicata, con un calo del 10,2‰ e il Molise (-13,3‰).
Con il tasso di crescita tra i più bassi in Italia e il 12,7% di giovani che abbandonano prematuramente gli studi (12,7%) il quadro è desolante”.
È quanto afferma in una nota il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa che prosegue:
“La denatalità e lo spopolamento sono la faccia più evidente dello scarso investimento nelle politiche del lavoro.
In assenza di lavoro e di lavoro di qualità, i giovani emigrano, lasciando la Basilicata in basso alle classifiche per sviluppo e innovazione. È una spirale senza fine contro la quale però oggi finalmente la Basilicata e il Mezzogiorno hanno gli strumenti necessari a invertire la rotta.
Mi riferisco al Piano del lavoro presentato da Cgil, Cisl e Uil al presidente della Regione Vito Bardi e alla straordinaria opportunità del Pnrr.
Senza scelte nette e un piano straordinario per l’occupazione al Sud, a partire dalle pubbliche amministrazioni, non potrà esserci futuro assisteremo ad una desertificazione inarrestabile.
Chi ricopre ruoli istituzionali, a partire dai parlamentari lucani, deve assumere la questione dell’occupazione quale priorità.
La politica deve occuparsi dei bisogni, analizzarne la condizione, leggere l’andamento economico e sociale di un territorio e affrontare battaglie politiche sul tema.
Non c’è futuro se i giovani sono fuori dal mondo del lavoro con l’unica prospettiva di contratti precari, pur avendo competenze e istruzione”.
Cosa ne pensate?