“LA BASILICATA SI SPOPOLA E INVECCHIA”, A DIRLO…

Il Pil della Basilicata continua a crescere ma con sempre maggiore forza: è quanto emerge dalle anticipazioni del Rapporto Svimez 2018.

Nel 2017 la regione si attesta su un incremento del Pil modesto, +0,7% nel 2017, dopo la forte accelerazione della crescita negli anni scorsi: addirittura +8,9% nel 2015, +1,3% nel 2016.

L’industria lucana è in forte ripresa già dal 2014 e continua a trainare l’economia regionale, sia pure con intensità diverse, nel triennio, al termine del quale registra una performance molto positiva (+47% nel 2015-2017).

Nel periodo, vanno bene anche le costruzioni (+18,3%) mentre sia i servizi (-1,3% nel triennio) che l’agricoltura (-1,2%) appaiono in controtendenza rispetto al resto dell’economia meridionale.

Al Sud l’occupazione è sì aumentata, ma quella di “bassa qualifica e bassa retribuzione”.

Purtroppo la crisi colpisce soprattutto i giovani under 35.

Commenta il presidente provinciale delle Acli di Potenza Emanuele Abbruzzese:

“I dati non sono certo confortanti.

Sembra che si stia esaurendo la spinta propulsiva e ci si appresti ad una crescita zero. Ma quel che più preoccupa sono i dati relativi alla qualità della vita dei cittadini: l’analisi dello Svimez ci dice che la nostra regione è negli ultimi posti sia per quanto riguarda i servizi all’infanzia che quelli agli anziani, due fasce di popolazione che invece chiedono attenzioni e tutele”.

Non è un caso che la Basilicata sia la terza regione in Italia (dietro Campania e Molise) per l’impoverimento da spesa sanitaria, derivante dall’accesso a servizi a pagamento per via dei lunghi tempi di attesa per le prestazioni specialistiche e ambulatoriali.

Commenta ancora il presidente Abbruzzese:

“E’ evidente come occorra intervenire tempestivamente per colmare i divari esistenti e per valorizzare gli aspetti che rendono la Basilicata una terra in cui si può vivere bene.

Anche in questo caso gli indicatori non ci aiutano: la Basilicata si spopola e invecchia.

Negli ultimi 16 anni hanno lasciato il Mezzogiorno, senza più tornare, 1 milione di neolaureati.

Lo Svimez ha previsto che tra 50 anni la popolazione della Basilicata, che ad inizio 2017 era di 570.365 unità, per via del saldo naturale e di quello migratorio, avrà perso 166.695 abitanti riducendosi ad una popolazione di 403.670 unità”.

La Svimez ha infine costruito un indice sintetico della performance delle Pubbliche Amministrazioni nelle regioni italiane sulla base della qualità dei servizi pubblici forniti al cittadino nella vita quotidiana.

La posizione della Basilicata, terzultima, è sconfortante: dietro restano solo Calabria e Sicilia.

Conclude il presidente delle Acli di Potenza:

“La nostra regione ha tutte le capacità per essere modello per un nuovo sviluppo del sud del Paese. Proprio su questo tema, a fine agosto, realizzeremo una importante iniziativa con gli interlocutori più qualificati del territorio ed il presidente nazionale delle Acli”.