La Banca del Vulture Melfese chiude il suo 41° anno di vita con dati davvero importanti.
E’ un risultato conseguito attraverso il costante impegno sia degli organi di governo che della struttura, ma anche con l’indispensabile vicinanza della compagine sociale che ha sempre manifestato il proprio sostegno alle scelte di espansione territoriale compiute dalla banca negli ultimi anni.
La BCC è chiamata ad amministrare quotidianamente, e con grande responsabilità, oltre 265 milioni di euro, costituiti da raccolta diretta e indiretta da clientela, raccolta da banche, impieghi e fondi propri.
In particolare, l’esercizio si chiude con una raccolta diretta cresciuta a 115,8 mln€ (+2,32%), la indiretta da clientela a 25,8 mln€ (+35,1%), gli impieghi a clientela a 80,5 mln€ (+6,25%).
L’utile d’esercizio è previsto ancora in crescita ed è destinato ad irrobustire il patrimonio aziendale, presupposto per un ulteriore sviluppo del credito a favore della propria clientela di riferimento, costituita da famiglie e da imprese del Vulture Melfese, a cui la banca riserva mediamente il 98% dei propri impieghi.
La Banca presenta inoltre un rapporto davvero modesto dei crediti deteriorati sul totale degli impeghi (1,5%), con coperture significative, il tutto confermato da un Texas ratio netto del 9,8%.
Il TCR -Total Capital Ratio aziendale, indice di solidità, è ampiamente al di sopra della soglia richiesta dalla normativa di riferimento.
La consapevolezza dei buoni “fondamentali” aziendali contribuisce a che la BCC sia percepita quale importante punto di riferimento creditizio e finanziario dell’area nord di Basilicata.
Per tutto questo la BCC oggi si candida ad essere la “Banca di Territorio di una unica comunità”, costituita dalle famiglie e dalle imprese che vivono e operano nelle città di Lavello, Melfi, Rapolla, Rionero e Venosa.
Una Comunità allargata fatta di persone che, anche in un tempo così complicato, continuano a credere nel futuro della propria terra.