LA CITTÀ DI VENOSA HA DEDICATO UNA TARGA A ROCCO GIRASOLE, IL GIOVANE UCCISO 60 ANNI FA DURANTE UNO SCIOPERO DEI LAVORATORI

Una targa per ricordare Rocco Girasole, il giovane bracciante ucciso il 13 Gennaio 1956 a Venosa durante uno sciopero a rovescio, è stata apposta alla Casa del popolo di Venosa (oggi sede del Pd) dalla Flai Cgil di Basilicata.

L’iniziativa – si legge in un comunicato stampa della Cgil – rientra nel programma della IV edizione 2016 del “Premio Masslo” istituito per ricordare l’omicidio di Jerry Essan Masslo rifugiato sud africano, bracciante ucciso nelle campagne di Villa Literno il 25 Agosto 1989. Il premio vuole essere un’occasione per educare ai temi dell’accoglienza, dell’integrazione, della convivenza civile, incoraggiare al dialogo e promuovere lo sviluppo di una società fondata sul rispetto della diversità̀ dell’immigrato, della sua cultura. A ritirare la targa l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Venosa Antonella Mastrangelo.

Il tema dell’edizione di quest’anno è “Migrazioni: da cosa si fugge e perché. Nuove e vecchie rotte tra accoglienza, muri e paure”. Da qui la scelta di Venosa, per la Basilicata simbolo oggi come nel passato della lotta ai diritti e alla legalità.

Il 13 Gennaio del 1956 a Venosa circa 300 braccianti si muovono per ripulire dal fango via Roma: vi sono finanziamenti per asfaltare la strada ma sono fermi da mesi. Lo sciopero a rovescio è la particolare forma di protesta in cui i lavoratori escono da uno stato di attesa e di forzata inattività dello sciopero scegliendo di impiegare volontariamente la propria forza lavoro al servizio della comunità in opere di pubblica utilità ma l’intervento brutale della polizia in quell’occasione provoca scontri con i manifestanti, durante i quali Rocco Girasole perde la vita. Oggi Venosa, con il dilagante fenomeno del caporalato, è purtroppo teatro di un altro scenario che trova però fondamento nello stesso principio, il diritto al lavoro.

Alla cerimonia hanno partecipato il coordinatore regionale Flai Cgil Vincenzo Esposito, il segretario generale Flai Cgil Potenza Giuseppe Burdi, il presidente Ires Cgil Basilicata Giovanni Casaletto, il segretario cittadino del Pd Luigi Russo.

Da Venosa, in contemporanea con il resto d’Italia nelle regioni particolarmente interessate dal fenomeno del caporalato e dello sfruttamento ai danni di lavoratori stranieri, è partito il camper del sindacato di strada che è approdato oggi a Mondragone sotto la tenda rossa della campagna #cimettiamoletende