“Nel Rapporto 2023 sul coordinamento della finanza pubblica, la Corte dei Conti promuove la sanità lucana: abbiamo raggiunto nel 2021 i target degli indicatori LEA in tutte e tre le aree (Prevenzione, Distrettuale, Ospedaliera), migliorando nettamente rispetto al 2020.
Il deficit del SSR lucano è di 9,9 milioni è stato assorbito interamente dal comparto sanità, senza gravare sui cittadini.
Il confronto con altre regioni rende l’idea della bontà del dato lucano, come mostrato anche oggi dal Sole24Ore, soprattutto se consideriamo i due anni precedenti.
Bene anche su ADI e sui piani di recupero delle liste di attesa.
Resta il tema della mobilità sanitaria, da recuperare anche grazie una rimodulazione dell’offerta privata, cui provvederemo con il piano dei fabbisogni.
Inoltre, i dati forniti ieri dalla regione mostrano che anche sui tempi di attesa si è fatta tanta propaganda: i dati reali mostrano che il 66% delle prestazioni in Basilicata si svolgono nei tempi previsti dalla normativa.
Anche con l’aiuto dei privati, siamo sicuri di poter migliorare ulteriormente questo dato.
Sia chiaro, non mancano le criticità, veniamo fuori da una pandemia che ha sconquassato la sanità in tutta Italia e in tutta Europa e quindi sicuramente dobbiamo fare meglio, ma la Basilicata ha una sanità in condizioni migliori rispetto ad altre regioni e gli allarmismi di questi mesi spesso celano secondi fini e chiare strumentalizzazioni elettorali, spesso da parte di chi ha gestito la sanità lucana negli ultimi 20 anni, non mi pare con grandi risultati”.
Lo afferma in una nota il Vice presidente della Giunta Regionale e assessore alla sanità, Francesco Fanelli.