Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Fials Potenza:
“Si possono praticare le relazioni sindacali in modalità coronavirus, in modo positivo per le parti?
L’incontro avvenuto nella giornata di ieri, mercoledì 15 aprile, in modalità telematica, tra la Direzione Strategica dell’Asp di Potenza e le sigle sindacali sembra confermarlo, avendo prodotto – a giudizio della Fials – dei risultati soddisfacenti, per quanto riguarda gli incentivi.
La nota diffusa dal sindacato autonomo fortemente rappresentativo nel comparto sanità dà ampio spazio alle informazioni e alle precisazioni offerte dall’Asp di Potenza su tante questioni aperte dall’emergenza.
POD DI VENOSA – L’azienda ha chiarito che è stata l’Unità di Crisi Regionale a scegliere il Pod di Venosa quale sede destinata a gestire i pazienti Covid.
L’Asp si è limitata a rendere rapidamente disponibile l’immobile, svuotandolo immediatamente, e a fornire parte del personale sanitario che vi opererà.
La sospensione di alcuni reparti e il trasferimento di attività preesistenti presso altre strutture è una conseguenza di questa decisione.
Quanto alla Dialisi sarà trasferita al Crob di Rionero, con annesso personale addestrato, qualora dovessero arrivare a Venosa malati covid che richiedessero la prestazione.
l’Asp ha confermato che l’obiettivo, in ogni caso, resta quello di riportare a Venosa appena possibile tutte le attività trasferite o sospese.
La Fials ha richiesto la formazione del personale che verrà dedicato per l’assitenza alle perosone contagiate dal Covid-19.
USCA – L’Azienda auspica di trovare il modo di destinare alle Usca personale esclusivamente dedicato e si prefigge di strutturarle, in futuro, sul territorio, per fornire copertura durante tutto l’anno.
L’Asp ha chiarito che ha difficoltà nel reperire medici da destinare all’SPDC DI Villa D’Agri.
La convenzione stipulata con l’azienda sanitaria di Salerno, non è sufficiente a coprire il fabbisogno, chiederanno l’utilizzo della graduatoria del concorso di Salerno.
DPI – la Fials, che non ammette deroghe, ha posto con forza la questione dell’inefficacia della mascherina chirurgica.
La Direzione Strategica Aziendale ha risposto che della fornitura dei DPI, attualmente, si occupa la protezione civile.
A seguito di un grosso carico di mascherine FFP2, secondo l’Asp sono rimaste criticità solo sull’acquisizione delle tute a biocontenimento.
L’azienda ribadisce la necessità di un uso razionale dei DPI in quanto la carenza ha dimensioni mondiali.
RITARDI NELLE RISPOSTE SUI TAMPONI. In merito alla segnalazione della Fials sui ritardi delle risposte dei tamponi e sulla proposta del sindacato autonomo di creare dei canali di informazione per abbreviarne i tempi, il Direttore Sanitario, ha raccoloto l’invito e per tale ragione sarà attivata una segreteria pche consentirà di velocizzare e semplificare la comunicazione dei risultati.
INCENTIVI RISCHIO – Sulle numerose spinte da parte della FIALS sugli incentivi da riconoscere al personale coinvolto nell’emergenza, l’Azienda si è data una linea di indirizzo che prevede la quota corrispondente all’indennità contrattuale per le malattie infettive.
Ritenendo importante dare un segnale a tutto il personale che affronta questa situazione difficile e pericolosa propone tre modalità di reperimento dei fondi per erogare di incentivi:
1. 50.000 euro dal 20% della Direzione Strategica;
2. 200.000 euro dalla retribuzione di risultato;
3. 300.000 dall’acquisto di prestazioni aggiuntiveper un totale di 550.000 euro.
La Fials ha chiesto che venga riconosciuto al personale del 118, agli operatori impegnati sul territorio sia Sanitari e non, il personale Tecnico del Laboratorio di Venosa oltre ad altre figure sia Tecniche sia amministrative che stanno dando un contributo.
INCONTRO IN REGIONE – L’ASP di Potenza predisporrà una proposta che sarà discussa con le OO.SS. La Regione Basilicata ha convocato per la prossima settimana le OO.SS e le direzioni Generali in seguito a diversi solleciti per discutere delle RISORSE AGGIUNTIVE REGIONALI – da destinare all’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19, come già è stato deliberato in altre Regioni”.