LA FCA DI MELFI È LA NUMERO 1 DELLE FABBRICHE DEL GRUPPO

Ancora una volta la fabbrica di San Nicola di Melfi si riconferma fabbrica leader FCA con una produzione totale pari a 290.300 vetture nel mese di Settembre 2016.

Lo rivela uno studio diffuso oggi dalla Fim Cisl nazionale. Lo stabilimento di Melfi viaggia a pieno regime con le produzioni di Renegade a quota 150.000 e 500X a quota 88.400.

Il sindacato stima che la produzione annua nello stabilimento con più occupati del gruppo Fca (7.650) si avvicinerà molto ai dati record del 2015. Anche la Punto si attesta su buoni livelli con circa 51.900 unità prodotte al 30 Settembre contro le circa 90.000 prodotte in tutto il 2015, ma questo non ha consentito di evitare la prima richiesta di Cigo di circa 5 giorni per 1.071 lavoratori dopo circa 3 anni di assenza di ammortizzatori nello stabilimento lucano.

Ferdinando Uliano, segretario nazionale del sindacato, ha dichiarato:

“Se la prospettiva della Punto è di una continua discesa produttiva è ora indispensabile capire quali saranno le soluzioni produttive per sostituire i volumi attualmente prodotti per dare garanzia occupazionale agli oltre mille lavoratori attualmente impegnati sulla linea della Punto”.

Gli fa eco Gerardo Evangelista, segretario regionale della Fim:

“Il modello storico dello stabilimento è ormai agli sgoccioli, oggi serve sapere quale altro prodotto sostituirà la Punto per mettere definitivamente Melfi in condizioni di andare avanti con tranquillità. È chiaro che questa fabbrica non si può permettere di produrre solo su una linea, dove attualmente si producono Jeep e 500X, ed è altrettanto chiaro che solo garantendo i volumi produttivi sulla linea della Punto si potrà mettere in sicurezza il lavoro e i lavoratori di Melfi”.

Più in generale, i dati della produzione degli stabilimenti Fca confermano il positivo andamento del settore e la continua crescita dei volumi e del settore automotive. Secondo le proiezioni fornite dalla Fim Cisl la produzione totale di tutti gli stabilimenti italiani supererà a fine anno ampiamente il milione di vetture, considerando anche i veicoli commerciali di Sevel.

Uliano ha aggiunto:

“Il dato è particolarmente positivo: con il completamento del piano 2014-2018 e i relativi investimenti che i nostri accordi sindacali hanno determinato stiamo riempiendo gli stabilimenti italiani di produzione destinati anche ad altri mercati. La scelta di di cambiare la tipologia di auto prodotte nel nostro Paese, elevandone la fascia, si è dimostrata vincente sul piano delle prospettive, dell’occupazione e della redditività”.

Le auto di fascia medio-alta prodotte nel 2012, infatti, rappresentavano solo il 20% dei volumi, mentre nel 2015 si è raggiunto il 58%. Secondo la Fim Cisl nel 2016 la percentuale potrà ulteriormente crescere fino a toccare il 62%.