In vista dei dati trimestrali del primo periodo del 2017, per quanto riguarda il commercio estero italiano, secondo il recente comunicato ISTAT:
“È il Sud a guidare la crescita del commercio estero italiano nel primo trimestre 2017, con un aumento del 4,4% rispetto ai tre mesi precedenti.
L’incremento maggiore è quello delle regioni meridionali, seguito da quello registrato nelle isole (+50,6%) e nell’area nord-occidentale (+10,7%).
Sono dinamiche di crescita dell’export davvero intense, diffuse in tutta la Nazione.
Tra le regioni più sofferenti, che mostrano segni di difficoltà, abbiamo la Basilicata con un ribasso del 10,5% ed il Molise con un peggiore ribasso del 53,4%”.
Una performance quella registrata dall’ISTAT che era quasi prevedibile, considerato che la Basilicata ha avuto la seconda performance percentuale migliore (+82,7%, appena dietro al Molise) proprio grazie alle vendite di autoveicoli (più che raddoppiate), in particolare verso gli Stati Uniti, durante l’ultimo trimestre del 2016.
Una situazione ribaltata insomma da quelle che sono le normali oscillazioni di un mercato sempre in continua espansione quello dell’export del Made in Italy, soprattutto riguardo le autovetture che vengono prodotte in Basilicata.
Anche la deputata Stefania Covello del Partito Democratico aveva affermato ad inizio anno che:
“Ci sono dei segni positivi che spesso vengono sottovalutati soprattutto se riguardano il Sud e invece costituiscono un segnale da valorizzare.
Vuol dire un recupero di competitività di quest’area la prova che in questi anni si è investito per rilanciare l’economia meridionale. Ora occorre proseguire su questa strada e consolidare i segnali di crescita per dare continuità e prospettiva anche in chiave occupazionale”.
A questo proposito ricordiamo che il Consiglio dei ministri ha approvato pochi giorni fa un decreto legge che introduce nuove disposizioni per la crescita economica nel Sud, su proposta del presidente Paolo Gentiloni e del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti.
Il decreto prevede strumenti di velocizzazione degli investimenti, la semplificazione delle procedure adottate per la realizzazione degli interventi dei Patti per lo sviluppo nelle regioni del Mezzogiorno, accelerando i tempi e riducendo gli oneri a carico delle Amministrazioni centrali.