Questa mattina il deputato lucano Arnaldo Lomuti ha portato all’attenzione dell’intero Parlamento la grave crisi che sta attraversando Stellantis, con tutto il suo indotto.
In particolare, ha riferito degli oltre cento lavoratori delle aziende LAS e FDM che hanno, di fatto, perso il posto di lavoro, a mezzo pec, da un giorno all’altro.
Pare, infatti, che Stellantis abbia ritirato la commessa, internalizzandola, lasciando a piedi più di cento famiglie.
Lomuti, in Aula, ha rimproverato a Stellantis di aver tradito le promesse fatte e le garanzie che aveva dato alle lavoratrici e lavoratori dell’indotto, ma si rivolge principalmente allo Stato.
Il coordinatore regionale del M5s Basilicata Lomuti ha dichiarato:
“Se perdono i lavoratori perde lo Stato italiano.
E perderemo tutti noi parlamentari se la soluzione sarà la cassa integrazione a zero ore, nemmeno pagata dalla multinazionale Stellantis ma dall’INPS, quindi, dai cittadini italiani.
Oltre il danno la beffa, senza parlare della perdita di professionalità specializzate”.
In queste ore, mentre i lavoratori e i sindacati sono in presidio davanti a quei cancelli che hanno varcato per anni, abbiamo il dovere, non solo di esprimere totale solidarietà agli operai e alle loro famiglie, ma di esigere risposte.
Pertanto, al ministro Urso, in queste ore in visita in Basilicata, Lomuti ha chiesto di far visita ai lavoratori in presidio e di acquisire consapevolezza della bomba economica e sociale che il Governo, tacendo, potrebbe innescare.
San Nicola di Melfi, in questo momento, è una polveriera, ma non si può chiedere ancora pazienza al popolo lucano.
Il Governo non può abbandonare 110 famiglie da un giorno all’altro e, nei fatti, indurre ad abbandonare la desolata Basilicata in cerca di altre opportunità lavorative.
Non possiamo consentire che l’emorragia continui.
La vicenda FDM-LAS rischia di essere solo la prima tessera di un infernale effetto domino che interesserebbe tutto l’indotto Stellantis e, dunque, tutta la Basilicata.
Questi posti di lavoro rischiano di non tornare più e questo denuncia la totale assenza di politiche industriali imputabili a questo governo di centrodestra, che pure vanterebbe cultura di impresa.
Non c’è più tempo: il governo deve esigere risposte da Stellantis e deve ottenere almeno il mantenimento dell’attuale tenuta occupazionale”.