Un traguardo come pochi quello raggiunto dalla Pro Loco di Barile che quest’anno festeggia i 50 anni di attività.
L’associazione, nata nella terra dell’Aglianico e che ha fatto innamorare Pier Paolo Pasolini, ha ricevuto anche un prestigioso riconoscimento Domenica scorsa a Genzano in occasione del raduno delle 90 Pro Loco di Basilicata.
50 anni fa c’erano Antonio Paternoster, Vincenzo Albergo, Gerardo Mazzucca, Gerardo Volonnino, Mauro Talia e Generoso Fucci: i fondatori dell’associazione, una delle prime in Basilicata.
Oggi, al terzo mandato consecutivo, c’è il Presidente Daniele Bracuto, protagonista del recupero e della valorizzazione di Barile, che ha saputo coniugare i tanti punti di forza del territorio barilese, dall’enogastronomia alla cultura arbëreshe.
Presidente Bracuto, questo è il terzo mandato consecutivo per Lei. Ritrovarsi a festeggiare il cinquantenario dell’associazione dev’essere una grande emozione.
“Oltre ad essere emozionato sono onorato di trovarmi in questo momento storico per la Pro Loco e la città di Barile. L’associazione si impegna da tanti anni nella promozione turistica e culturale di uno dei centri più antichi e ricchi di storia della Basilicata”.
Il Presidente Unpli per la Basilicata, Rocco Franciosa, che tra l’altro è un suo concittadino, ha ribadito la necessità di aumentare i finanziamenti da destinare alle Pro Loco. Secondo lei qual è la direzione da prendere per la crescita di questa associazione?
“Senz’altro mi unisco all’appello del Presidente Franciosa: negli ultimi anni abbiamo registrato dei tagli considerevoli che ostacolano il lavoro e la realizzazione di eventi. È un controsenso perché sono investimenti che attirerebbero altri investimenti, ma senza un sostegno minimo e dignitoso difficilmente si potrà scommettere sul rilancio del turismo lucano e della nostra zona. La Pro Loco è fatta di volontari che credono nella propria storia, credono nel proprio territorio, tutto ciò che entra in termini economici viene reinvestito per la promozione turistica. Un’altra cosa su cui si dovrebbe puntare è la collaborazione attiva tra Pro Loco e istituzioni“.
A tal proposito, poco tempo fa la Pro Loco di Barile ha siglato un importante accordo con quella di Rionero.
“La collaborazione con la Pro Loco di Rionero consente di ottimizzare le risorse, di ragionare insieme su come sviluppare eventi e iniziative culturali e turistiche. Credo sia questa la strada da percorrere e mi auspico che questa collaborazione possa estendersi anche alle altre associazioni del Vulture-Melfese, una zona che ha un potenziale enorme che necessita solo di essere rilanciato”.
Quali sono gli eventi di punta che la Pro Loco di Barile cura e quali le prossime iniziative?
“Tra le manifestazioni importanti troviamo “Tumact me Tulez” che da qualche anno si è contraddistinto come uno degli eventi enogastronomici più importanti del Vulture-Melfese. Poi siamo impegnati con il “Premio Barile“, il concorso di pittura internazionale, siamo partner attivi del Presepe Vivente di Matera e stiamo aspettando la conferma per partecipare anche quest’anno. Ovviamente ci occupiamo dell’accoglienza e della promozione turistica, oltre che della valorizzazione della tradizione locale. Fino agli anni ’80 la Pro Loco organizzava il rito della Via Crucis, poi è nata una nuova associazione che da allora si occupa della manifestazione. Tra le prossime iniziative vorremmo esportare il modello del presepe vivente materano qui a Barile: abbiamo uno scenario che si presta benissimo a questo tipo di rappresentazione, ci stiamo lavorando”.