Marchio ‘Sagra di qualità 2019’ conferito alla Pro Loco di Melfi per la Sagra della Varola.
Per il vice sindaco Rufino:
“è un grande onore rappresentare oggi la Città di Melfi qui al Senato della Repubblica per questa importante manifestazione che punta i riflettori anche sulla nostra Varola: un appuntamento enogastronomico di punta nel cuore del Vulture.
Il marchio Sagra di qualità 2019, insieme alle iniziative lodevoli degli altri Comuni- come Sarconi, Miglionico e Barile- rappresenta il simbolo del successo della valorizzazione del patrimonio culturale locale.
Oggi siamo orgogliosi di questo traguardo di una storia che ogni anno si rinnova in un viaggio nelle nostre radici dove storia ed enogastronomia trasmettono il sentimento di orgoglio di una comunità desiderosa di crescere e di proiettarsi nel futuro.
Un grazie all’Unpli, al Presidente lucano Rocco Franciosa, in particolar modo permettetemi- alla Pro Loco di Melfi, al Presidente Bufano ed a tutti i volontari – che dal 1960 hanno attivato la prima sagra della Castagna con il Presidente Pastore.
Con la Varola si rinnova ogni anno un viaggio oltre il tempo nel cuore della storia, nella Terra di Federico II: orgoglio della nostra Città di Melfi”.
Sono infatti 4 le sagre organizzate dalle Pro Loco della Basilicata aderenti all’Unpli – Unione Nazionale Pro Loco d’Italia che hanno ottenuto la certificazione “Sagra di qualità” nel 2019 tra le 21 totali certificate nelle varie regioni della nostra penisola.
Come annunciato dal presidente Franciosa:
“Il marchio distintivo è stato fortemente voluto dall’Unione Nazionale delle Pro Loco, un anno addietro, per contraddistinguere le sagre rappresentative della storia e tradizione, le manifestazioni che vantano un passato di legame con il territorio e che abbiano come obiettivo la promozione e creazione di sinergie con le attività economiche locali”.
La cerimonia di premiazione nel corso della quale è stato consegnato il marchio “Sagrà di qualità” a Pro Loco Barile – Festival dell’Aglianico del Vulture e Tumact Me Tulez, Pro Loco Melfi – Sagra della Varola, Pro Loco Miglionico – Sagra dei Fichi secchi e Pro Loco Sarconi – Sagra del Fagiolo, si è svolta al Senato.
Franciosa sottolinea che:
“l’istituzione del marchio per esaltare le nostre sagre rappresenta un ulteriore elemento di valorizzazione dei prodotti tipici (Doc, Dop, o inseriti nelle banche dati dei prodotti agroalimentari tradizionali regionali) e alla promozione del cibo e dei piatti tipici della cucina tradizionale e contadina. Attività che è stata riconosciuta anche dal protocollo siglato con il ministero delle Politiche agricole. con al centro dell’azione delle Pro Loco Unpli, i prodotti tipici dei territori ed anche la tutela della cultura, del folklore, delle tradizioni, del turismo e dell’economia del territorio”.
Afferma il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina:
“Negli anni le sagre hanno consentito di far scoprire varietà ed eccellenze locali e molti di questi eventi sono divenuti grandi attrattori turistici per il territorio. Con il marchio Sagra di qualità intendiamo salvaguardare e promuovere quelle manifestazioni che spesso sono il mezzo per la riscoperta di saperi e usi legati alla lavorazione e trasformazione dei prodotti dell’enogastronomia”.
Aggiunge Sebastiano Sechi responsabile del dipartimento “Sagra di qualità” dell’Unpli:
“Il marchio sottolinea l’impegno delle Pro Loco nel campo enogastronomico, nella realizzazione delle sagre, nella valorizzazione dei loro prodotti e nella riscoperta e rilancio delle tradizioni locali”.
Alla cerimonia in Senato presenti, accompagnati dal Presidente del Comitato regionale Pro Loco Unpli Basilicata, Rocco Franciosa, i presidenti delle Pro Loco e i sindaci lucani: Daniele Bracuto, Pro Loco Barile e Antonio Murano Sindaco di Barile, Tommaso Bufano, Pro Loco Melfi e Giovanna Rufino, Sindaco ff di Melfi, Francesco Martulano, Pro Loco Miglionico e Francesco Comanda Sindaco di Miglionico, Camillo Fortunato, Pro Loco Sarconi e Cesare Marte, Sindaco di Sarconi.
Le Sagre di qualità dell’edizione 2019 sono:
- “Sagra della Porchetta e dei Fagioli con le Cotiche”, Monte Santa Maria Tiberina (PG);
- “Sagra di S. Gaetano”, Ponti sul Mincio (MN);
- “Sagra della Fojata e della Attorta”, Sellano (PG);
- “Festa del tortello alla lastra”, Chiusi della Verna loc. Corezzo (AR);
- “Sagra del Ciammarrucchiello”, Buonalbergo (BN);
- “Sagra dei Bigoli e dei prodotti del Parco del Monte Cucco”, Costacciaro (PG);
- “Sagra dell’agnello a bujone”, Valentano (VT); “Sagra del fagiolo”, Sarconi (PZ);
- “Festa della chisola”, Borgonovo Val Tidone (PC);
- “Sagra della porchetta”, Monte S. Savino (AR);
- “Festa del grano”, Raddusa (CT);
- “Festa della nocciola”, Baiano (AV);
- “Sagra dei fichi”, Miglionico (MT);
- “Festival Aglianico del Vulture e Tumact me tulez”, Barile (PZ);
- “Mostra Mercato Marroni del Monfenera”, Pederobba (TV);
- “Sagra della lumaca”Gesico (CA);
- “Sagra della Varola”, Melfi (PZ);
- “Sagra della Ciuiga”, San Lorenzo Dorsino (TN);
- “Sagra delle olive”, Gonnosfanadiga (SU);
- “Festa delle castagne e del miele di castagno”, Valle di Soffumbergo (UD);
- “Sagra del Baccalà”, Sant’Omero (TE).
Fra i requisiti necessari all’attribuzione del riconoscimento, la promozione degli operatori locali del settore enogastronomico e turistico (quali produttori, ristoratori, artigiani, albergatori) come attività economiche correlate alla cultura del cibo, la storicità di almeno 5 anni; inoltre, la richiesta di valutazione deve essere inviata almeno 180 giorni prima dell’evento, cui seguono un’analisi della documentazione e una verifica sul campo da parte della commissione.
Ecco un momento della premiazione.