L’Aglianico del Vulture continua a macinare consensi sul territorio nazionale e internazionale.
Dopo il riconoscimento Doc avvenuto nel 2010, seguito dal più prestigioso “di origine controllata e garantita”, l’Aglianico si conferma, per il terzo anno consecutivo, un vino di qualità, capace di insidiare prodotti storici quali Barolo e Brachetto.
Nelle sue varianti riserva e riserva superiore, a seconda dall’invecchiamento, il corposo rosso di origine vulcanica ha richiamato l’attenzione di esperti e amatori diventando un punto di riferimento per l’alta enologia.
A Venosa c’è la sede dell’enoteca regionale che proprio a Settembre compie il primo anno di attività. Ed è da Venosa che è partita la richiesta di una maggiore sinergia per spingere più in alto l’Aglianico, capace di catalizzare l’attenzione da e verso il grande appuntamento di Matera 2019.
Proprio a Matera si sta pensando di aprire una seconda sede dell’enoteca regionale, in supporto a quella venosina.
A breve inoltre verrà convocato un tavolo dove siederanno gli esponenti della viticoltura lucana e l’assessore regionale all’agricoltura Luca Braia.
Per il nostro Aglianico del Vulture è tempo di brindare.