L’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale “Giustino Fortunato” di Lagopesole, il prossimo 11 Maggio, nella Sala convegni del castello federiciano di Lagopesole, parteciperà al secondo convegno nell’ambito del progetto “Valorizzare il Territorio”.
I temi trattati saranno:
- agricoltura;
- decrescita;
- sostenibilità;
- nuovo concetto di ruralità.
Gli organizzatori dell’iniziativa spiegano in una nota:
“È sempre più vivo il bisogno di un rapporto con la terra che esca fuori dalle logiche globalizzanti dell’economia di mercato e faccia leva sulla consapevolezza di una natura da preservare e da tutelare.
È indispensabile, per l’uomo futuro, mettere un freno ai dettami dispersivi ed egoistici della società industriale e impegnarsi a riscoprire il valore di essere umani, legati da un destino comune.
Abbiamo le soluzioni nella storia passata, in un mondo che univa gli uomini nonostante le difficoltà del vivere.
Era il mondo rurale portatore di valori essenziali che univa le persone in quella convivialità in cui nessuno si sentiva escluso e nessuno era funzione, bensì obbiettivo.
C’è un momento che può riportare gli uomini alla riscoperta delle proprie identità frantumata dalla mega macchina della massificazione, questo momento si chiama terra, quella terra che si trova nei piccoli spazi di suolo ancora libero delle città, quegli spazi aperti delle periferie che si fondono con i campi; è li e nelle piccole campagne che nascono i nuovi contadini.
Un popolo che riscopre il valore del cibo, sia come fonte di sostentamento e di salute che di socialità, cultura, sapere e identità.
Lì gli uomini ritornano a capire ciò che va tutelato, rispettato e salvaguardato, lì, reduci dai non luoghi degli ipermercati, si riscopre che la qualità della vita sta nel contatto equilibrato con ciò che ci circonda; lì nasce il bisogno di una natura sana e pulita.
Il convegno di Lagopesole vuole essere un invito ad una diversa visione, in cui il consumatore entra a far parte del mondo della ruralità come coproduttore, artefice di una filiera senza strade da percorrere, una filiera che dia dignità a chi lavora la terra stretto oggi nella morsa della intermediazione.
Coproduttori che aiutino a rilocalizzare i prodotti, il consumo e la vita, attraverso filiere complete che promuovono il territorio”.
Durante la mattinata, nei locali adiacenti alla sala convegno, ci sarà una mostra di disegni realizzati delle scuole medie partecipanti al progetto, curata dalle prof.sse Anna Lucia Chiucini e Lucia Verrastro e l’esposizione di alcuni manufatti della tradizione aviglianese, a cura del prof. Raffaele Bochicchio.
“Società conviviale. Agricoltura e decrescita. I nuovi contadini rurali e urbani”: questo il titolo del Convegno che inizierà alle 10:00 con i saluti di:
- Rocco Garramone, preside dell’IPSASR;
- Vito Summa, Sindaco del Comune di Avigliano;
- Claudia Datena, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale.
La prof.ssa Carmela Marino presenterà il nuovo libro “L’utilizzo delle piante erbacee, arboree e arbustive spontanee presenti nel nostro territorio per usi alimentari, tessili, fitoterapeutici e dermocosmetici”, realizzato nell’ambito del progetto “Valorizzare il Territorio” dalle classi del triennio dell’IPSASR, in collaborazione attiva degli Istituti Comprensivi di Avigliano, Barile, Lagopesole, Pietragalla e San Fele.
Seguirà l’encomio al disegno più rappresentativo, realizzato dagli alunni delle scuole medie che hanno partecipato al progetto.
Il prof Rocco Stafanile introdurrà il tema del convegno, seguiranno gli interventi di:
- Dora Brio dell’Associazione Agricoltura Vivente;
- Valerio Di Fonzo, esperto di sistemi agroforestali e docente di Permacultura ed Agroecologia;
- Luigi Manenti, contadino che interverrà in videoconferenza;
- Anna Satta, tecnico in agricoltura biologica, ortoterapeuta;
- Piergiorgio Gherbin dell’ Università della Basilicata con “L’uomo e la terra: quale futuro?”
Alle 13:30 concluderà i lavori l’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Luca Braia.
Ripartire dal basso per vivere meglio, attraverso la riscoperta di antichi mestieri, come quello del contadino, è lo scopo dell’evento in programma e di tutti coloro che, partecipandovi, credono fortemente in questo messaggio