Riceviamo e pubblichiamo il comunicato inviato dal Circolo Politico “Unione delle frazioni Castellane” di Lagopesole:
“Il sindaco di Avigliano, Vito Summa, crede di essere il “padrone” di tutto il territorio comunale.
Difatti, nella “precisazione” pubblicata da un organo di stampa nei giorni scorsi, ha dichiarato che “nessuna frazione lascerà Avigliano per accorparsi al comune di Filiano”.
Vogliamo ricordare al sindaco Summa che finchè si opera in democrazia e in regime di Libertà, il Sindaco di Avigliano non è l’unico “autorizzato” a parlare dell’argomento, convinti come siamo che tutti i cittadini residenti nei Comuni di Avigliano e Filiano e non solo, ne hanno titolo.
Chiarito questo aspetto, i componenti del direttivo di questo Circolo politico, ribadiscono che è volontà di molti cittadini ricadenti nelle frazioni a nord del comune, di essere amministrati dal comune di Filiano e non più da quello di Avigliano.
Una vasta raccolta di firme in corso ne è la riprova.
L’area interessata è contigua a quella del comune filianese ed è omogenea territorialmente ed ha le stesse tradizioni, gli stessi traguardi e gli stessi orizzonti.
Quando si parla di gestione di servizi sociali con l’aggregazione fra comuni, è indispensabile che si facciano fra aree omogenee se vuole avere una logica e una prospettiva.
Queste aggregazioni, quindi, il Sindaco di Avigliano le deve ricercare a Ruoti, Serra di Pepe e San Cataldo eventualmente, non certo a Sarnelli, Lagopesole, Piano Del Conte, Filiano, Dragonetti e Scalera.
Il Sindaco aviglianese ragiona ancora con la logica di 70 anni fa, nel tentativo di mantenere costante nel tempo lo strapotere di Avigliano centro nei confronti delle frazioni e mascherare lo spaventoso spopolamento del Centro cittadino con la fuga di centinaia di aviglianesi verso Potenza.
Basta fare una passeggiata nel centro storico per assistere al trionfo del “Silenzio delle cose morte”.
Il numero degli abitanti non è influente perché si tratta di annessione e non di formazione di un nuovo comune.
Le popolazioni interessate, la frazioni a nord del comune di Avigliano e tutta la popolazione del comune di Filiano, entusiasta di accoglierci per diversi motivi, sanno perfettamente l’esistenza e il lavoro che svolge questo Circolo politico, sempre presente e innanzitutto vicino a tutte le problematiche.
Trasporti inesistenti, raccolta e smaltimento spazzatura, pubblica illuminazione, viabilità disastrosa, scuole abbandonate, servizi comunali elargiti a singhiozzo, lontananza dal comune madre, sono solo una parte delle problematiche che Avigliano centro non può gestire per via della non omogeneità del territorio.
Il comune è grande e non può essere gestito.
Questo è uno dei motivi determinanti per cui questo Circolo chiede con insistenza l’aggregazione al comune di Filiano.
Ormai i tempi sono maturi, contrariamente a quello che il sindaco dichiara agli organi di stampa”.