Con gioia apprendiamo che l’Appia Antica è il 60mo sito Unesco italiano.
Così annuncia il Comune di Venosa che poi commenta la notizia:
“Uno straordinario traguardo per la leggenda Regina Viarum, la prima a tagliare le città con gallerie e viadotti.
Un grande riconoscimento per i territori e per Venosa stessa”.
Commenta anche l’amministrazione comunale di Melfi:
“È di pochi minuti fa l’importantissima notizia.
La ‘Via Appia, Regina Viarum’ entra nella lista del Patrimonio Mondiale, diventando così il 60mo sito italiano riconosciuto dall’Unesco.
A deliberarne l’iscrizione, il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi nella 46/a sessione.
Il risultato – sottolinea il ministero della Cultura – è il frutto di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di molteplici istituzioni in 4 Regioni: Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, nonché il ministero degli Affari Esteri e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
Risultato prestigioso anche per la Città di Melfi, che per la prima volta vede entrare tra i siti UNESCO “Patrimonio dell’Umanità” un pezzo del proprio territorio.
La Via Appia attraversa infatti il Comune di Melfi per oltre 20 km, dall’Ofanto fino ad Albero in Piano, località in cui è stato rinvenuto il sarcofago custodito nel castello.
Con la odierna proclamazione possono partire i progetti di valorizzazione programmati dal Comune in vista di questo importantissimo obiettivo, tra cui l’area spettacoli all’aperto nella cava di Hauynofiro vulcanico alle spalle del castello e il recupero dell’ex mattatoio e della chiesa di Macera.
I progetti sono stati indicati in fase di negoziazione avviata a Roma a gennaio 2023 con la firma del protocollo d’intesa con il Ministero della Cultura per la candidatura”.