Mentre al Nord Italia si parla di treni super veloci, al Sud si muore su un binario unico e sul disastro ferroviario di Andria che ieri ha sconvolto l’intera Nazione si è pronunciato Aldo Berlinguer, assessore alle Infrastrutture e trasporti della Regione Basilicata, che ha affermato:
“Commozione e sgomento per le vittime del disastro ferroviario di Andria e molti messaggi di cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime.
Ma oltre il dolore non può restare il silenzio, il nulla.
Occorre prendere coscienza che queste morti non avvengono per caso, per fatalità.
L’errore umano può esserci e spesso accade ma la tecnologia di cui disponiamo oggi può ovviare a questi errori e mantenere le necessarie condizioni di sicurezza.
La corretta istallazione di dispositivi di emergenza, nel trasporto ferroviario, consente infatti in tutta Europa di evitare le conseguenze disastrose di eventuali errori.
Ed è oggi un dovere morale installarli, ancor prima che una necessità operativa”.
Questi i commenti di Berlinguer giunti all’indomani della strage pugliese, l’assessore ha continuato dicendo:
“Nulla però avviene per caso.
La circolazione dei treni regionali e interregionali ancora su binario unico rappresenta lo specchio fedele dell’abbandono infrastrutturale di tutto il Mezzogiorno, assieme allo stato pietoso dell’infrastruttura viaria ed alla pressoché totale assenza di aeroporti.
Ci vogliamo chiedere ad esempio il perché i tassi di incidentalità e di mortalità sono aumentati sulle strade lucane in controtendenza rispetto a tutto il resto del Paese?
È forse perché i lucani sono più spericolati degli altri?
O perché l’infrastruttura è deteriorata e pericolosa?
Cosa intende fare lo Stato al riguardo?
Proprio ieri si è diffusa la notizia che in seno alle istituzioni europee é emerso un segnale di attenzione per gli aeroporti minori, con la consapevolezza che le norme sugli aiuti di Stato possono essere troppo severe rispetto alla necessità di offrire incentivi economici per le infrastrutture di aree svantaggiate e periferiche.
Ma questo non risolve il problema a chi di aeroporti non ne ha neanche uno, come nel caso della Basilicata.
Occorre che questa ed altre tragedie vengano portate con determinazione sui tavoli governativi affinché il problema non abbia mai a ripetersi.
Ma la conseguenza non può essere rallentare ulteriormente l’offerta di mobilità, o azzerarla del tutto, magari invocando ragioni di sicurezza.
Occorre investire nell’infrastruttura, ammodernarla e riportare il Sud in Italia, con tutto ciò che questo comporta”.