I Carabinieri della Stazione di Lavello hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 48enne del materano ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel dettaglio, i militari, nella tarda serata di ieri, intorno alle 23:00, lungo la SS93, durante lo svolgimento di un servizio “a largo raggio” di controllo del territorio attuato nell’ambito della provincia, effettuato con l’ausilio di personale del Nucleo Cinofili Carabinieri di Tito (PZ), hanno fermato e controllato l’autovettura su cui viaggiava l’uomo, proveniente dal foggiano e diretta nel materano.
Data l’ora, il luogo e le motivazioni poco plausibili addotte dall’individuo circa l’itinerario che stava percorrendo, i Carabinieri hanno approfondito le verifiche, procedendo ad una perquisizione del veicolo stesso.
Intuizione che ha consentito agli operanti di rinvenire e sequestrare un involucro contenente 50 panetti di hashish, da 100 grammi ognuno, per un peso complessivo di 5 chilogrammi, ben occultato al di sotto del sedile anteriore lato passeggero, e la somma in contanti di 145 euro, provento dell’attività delittuosa.
Al termine degli accertamenti, il soggetto è stato tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale di Matera.
Il rilevante quantitativo di stupefacente sequestrato, che, sul mercato della droga, avrebbe fruttato almeno 50mila euro, segnala quanto importante risulti presidiare le principali vie di comunicazione che collegano la Lucania alle regioni limitrofe, attraverso l’esecuzione di mirate attività di istituto.
In tale ottica sta agendo il Comando Provinciale di Potenza, programmando una serie di servizi anche nell’arco notturno che coinvolgono tutte le articolazioni territoriali dipendenti, facendo leva su un imprescindibile punto di forza rappresentato dalle Stazioni Carabinieri, capillarmente distribuite nel potentino.
Difatti, solo 5 giorni fa, i Carabinieri di Palazzo San Gervasio (PZ), mentre svolgevano un servizio perlustrativo, hanno sventato il furto di un’autovettura appena perpetrato in Montemilone (PZ), inducendo i malviventi alla fuga, propria in quell’area a confine con la Puglia, a voler così significare quanto determinanti e risolutive siano tali iniziative finalizzate a prevenire e contrastare, così scoraggiando, qualsiasi forma di reato.