Il giorno 28 ottobre si terrà a Lavello un consiglio comunale in adunanza aperta con carattere straordinario, che discuterà della mozione “Persona, socialità, lavoro”.
Le condizioni attuali necessitano di un’attenta riflessione sull’aggravamento delle condizioni di povertà della popolazione e un aumento delle disuguaglianze, che fanno emergere condizioni di estremo disagio, forme nuove di povertà, e che richiedono una risposta innovativa e concreta in termini sociali e culturali.
Un lavoro che può partire dalle piccole comunità, in sinergia tra le diverse parti, per formulare una risposta immediata a questi emergenti fenomeni.
Tema questo sollevato da diverse associazioni locali e gruppi di volontariato e politici che hanno proposto all’Amministrazione comunale, un focus sul tema.
L’Assessore alle Politiche Sociali, Annalisa Di Giacomo, afferma:
“Si tratta di un momento che consente all’ istituzione locale, di raccogliere riflessioni e proposte, alla presenza del Vescovo della diocesi Melfi-Rapolla-Venosa, Monsignor Ciro Fanelli, da sempre impegnato nel campo sociale.
Il Comune di Lavello, soprattutto negli ultimi anni, si è impegnato nella definizione di diverse misure a sostegno di cittadini interessati da fenomeni di “vulnerabilità” sociali, tra cui crisi aziendali come quella che sta interessando i lavoratori ex-Auchan.
Tra questi interventi c’è ad esempio la riduzione sulla Tari, le esenzioni nei servizi scolastici come il trasporto e la mensa che rappresentano sicuramente un sostegno minimo da parte del Comune, che è l’istituzione più vicina al cittadino, ma che richiede un supporto maggiore in termini di elaborazione di un piano di contrasto alla povertà, alle delocalizzazioni produttive, alle povertà educative, alla valorizzazione del welfare territoriale, alla formazione giovanile.
Temi questi che saranno trattati nel consiglio comunale di Lavello ma che sicuramente richiedono nell’immediatezza un coinvolgimento dei Sindaci del territorio del Vulture-Alto Bradano, si pensi alla questione Stellantis e alle altre crisi industriali della zona di San Nicola di Melfi, e in modo particolare con il sostegno del Presidente della Regione Basilicata e dell’Osservatorio regionale del mercato del lavoro”.