Brutta sorpresa per l’Azienda Agricola e Zootecnica Posticchia Sabelli di Lavello che nelle ultime due notti ha dovuto combattere contro la ferocia dei lupi che hanno attaccato diversi capi di bestiame.
Nella notte tra l’11 ed il 12 Giugno 2018 un branco di lupi si è introdotto nelle stalle dell’azienda Posticchia Sabelli ed ha ucciso e successivamente sbranato una mucca di razza Frisona Italiana di circa sei mesi di età.
L’episodio si è ripetuto nella notte tra il 12 ed il 13 Giugno ai danni di un’altra mucca di razza Jersey Italiana anch’essa di circa sei mesi di età.
Entrambe le volte è intervento sul posto il Dott. Mario Bruno, Veterinario Ufficiale della ASP, che ha constatato il decesso degli animali nonchè le tracce degli animali predatori e le modalità con cui sono entrati nella stalla ed hanno ucciso e sbranato le due mucche.
Raffaele Di Ciommo dell’azienda Agricola e Zootecnica Posticchia Sabelli di Lavello colpita dai lupi, ha raccontato alla nostra redazione:
“Il Dr. Bruno ha anche redatto i relativi verbali di accertamento e di assegnazione alla distruzione delle mucche morte indicando quale causa del decesso l’aggressione da parte dei Lupi.
Si denuncia che tutta la zone ormai è infestata da animali selvatici nocivi che causano danni ingenti alle coltivazioni ed agli allevamenti e soprattutto costituiscono un grave rischio per la salute pubblica in quanto portatori di malattie contagiose trasmissibili agli animali domestici ed alle persone.
Si invitano le organizzazioni professionali di categoria a rappresentare responsabilmente la gravità della situazione e le autorità pubbliche per le rispettive competenze e responsabilità a trattare soluzioni concrete ed efficaci”.
Gli allevatori non sperano nei rimborsi (esigui al limite dell’offensivo e tra l’altro sempre tardivi) ma nell’adozione di sistemi di aiuti economici per la prevenzione, a tal proposito continua Di Ciommo:
“Ogni allevatore o pastore non vuole lucrare sulle morti inutili dei propri capi , ma vuole poter svolgere la sua attività in modo sostenibile e remunerativo.
I danni subiti dopo un attacco del genere sono enormi: gli animali sono scossi ed anche quelli non feriti gravemente cessano di essere produttivi anche per periodi molto lunghi diventando una passività a carico dell’allevatore che deve ugualmente spendere denaro e ore di lavoro per mantenerli senza avere il profitto che normalmente renderebbero.
Gli animali gravidi abortiscono, quelli in lattazione smettono di produrre latte, lo stress e le ferite (anche non mortali) paralizzano tutto il sistema produttivo, si mette a rischio il normale ciclo biologico di un allevamento.
Ci vogliono anni per selezionare un certo pool genetico (ed è difficile optare per un degno rimpiazzo)”.
Ecco perchè dopo un attacco come quello subito dall’azienda lavellese tra le soluzioni da adottare, al fine di scongiurare altri danni analoghi, per le aziende sarebbe utile ottenere supporti per l’installazione di strumenti per la prevenzione come recinzioni fisse e mobili elettrificate per difendere il bestiame da attacchi esterni.
Inoltre serve anche una gestione concreta e responsabile da parte di Enti e Stato, che essendo di fatto proprietario della selvaggina e del patrimonio animale , ne deve anche garantire la gestione sostenibile per tutti i cittadini.
Di seguito le foto delle bestie aggredite e dell’impronta lasciata dai lupi.