La sera del 6 Luglio 2016, esattamente un anno fa, una terribile esplosione scuote la città di Lavello.
Una tragedia indescrivibile provocata dallo scoppio di una bombola di gas in via Machiavelli 60, nel pieno centro storico.
Un boato che spezza le vite di Raffaella Triggiani, 94 anni, di sua figlia, Pinuccia Finiguerra, 67 anni, e di e Alina Costea, una donna romena di 31 anni.
Nell’incidente altre due persone rimangono ferite le quali, assieme ai soccorsi, si mettono alla disperata ricerca di chi è ancora sotto le macerie dell’abitazione.
Alla fine il bilancio è pesantissimo.
Sul luogo del disastro la visita di gente comune e istituzioni, tra cui il governatore della Basilicata Marcello Pittella.
L’amministrazione comunale decide di proclamare lutto cittadino e ai funerali partecipa una comunità commossa e incredula di quanto accaduto.
Dopo un anno il sindaco di Lavello, Sabino Altobello, ricorda quella tragedia:
“Ho chiesto nei giorni scorsi al Presidente della Regione, Marcello Pittella, di convocare un apposito incontro con le istituzioni locali ed una rappresentanza delle famiglie coinvolte nell’evento e che, per motivi di sicurezza, sono sottoposte ad ordinanze di sgombero.
In questa giornata ricorderemo con tristezza e dolore la scomparsa di tre donne diverse tra loro, eppure legate alla nostra comunità locale: madri, sorelle e compagne esemplari, autentiche risorse dei nostri territori.
Siamo certi che la Regione vorrà convocare in tempi brevi l’incontro richiesto per fare il punto su eventuali iniziative da avviare”.
Per Lavello è un giorno triste ma soprattutto un monito affinché tragedie come questa non accadano più.