Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del COORDINAMENTO AGRICOLTORI LUCANI-C.A.L. COMITATO CONSORZIATI VALLE OFANTO:
“L’incontro tenutosi nei giorni scorsi in Regione Basilicata sulla crisi idrica, con particolare riguardo alla questione “Ripartizione delle acque degli schemi idrici lucani”, si è concluso con un nulla di fatto.
Le acque provenienti dalla Basilicata continuano a scorrere verso la Puglia, dove assicurano i fabbisogni dei cittadini e delle aziende per le rispettive esigenze civili e produttive, costituendo il fattore più importante per lo sviluppo socio-economico della regione.
Basti solo pensare allo sviluppo turistico ricettivo degli ultimi anni.
In Basilicata, invece, manca l’acqua per i cittadini e per le aziende.
A margine del predetto incontro, il Presidente della Regione Puglia, Emiliano, avanza la proposta di affidare la gestione di tutte le acque del sud ad Acquedotto Pugliese e rilascia una dichiarazione altezzosa e provocatoria: “L’acqua non è della Basilicata, ma è un bene dell’Umanità.”
Evidentemente per Lui la Basilicata non fa parte dell’Umanità!
Pur stigmatizzando questo convincimento del governatore pugliese, siamo purtroppo ad evidenziare che l’atteggiamento remissivo di chi avrebbe dovuto rappresentare e tutelare negli anni gli interessi lucani, nei vari organi, non lo ha fatto e questi sono i risultati.
Chiediamo, a chi oggi rappresenta i Nostri legittimi interessi, di cambiare registro e senza tentennamenti rispondere, non solo a parole, ma con azioni concrete limitando il deflusso delle acque lucane verso la Puglia e dando priorità alle esigenze dei nostri cittadini e delle nostre imprese.
La Regione Puglia si impegni piuttosto a dissalare l’acqua del mare di cui dispone in abbondanza ed a recuperare oltre 100 milioni di metri cubi di acqua perduta dalle condotte dell’acquedotto pugliese, ed impari ad avere un atteggiamento più solidale e meno arrogante poiché anche la Basilicata è una parte dell’Umanità”.