In merito ad alcuni interventi sui quotidiani locali da parte di cittadini utenti del servizio sanitario regionale contenenti lamentele sui tempi di prenotazione di visite cardiologiche, interviene la Direzione Generale della Asp Basilicata che ha immediatamente avviato verifiche sui tempi di erogazione delle prestazioni.
Scrive l’ASP:
“È emerso che, differentemente da quanto lamentato dall’utente, il 23 dicembre scorso risultava prenotabile visita cardiologica-ECG-Ecocuore con prima disponibilità al 30 dicembre prossimo con prestazione erogabile presso l’Ospedale di Venosa, rientrante nel territorio di residenza del richiedente la prestazione.
La scelta dell’utente è invece ricaduta su altra data di prestazione fissata per il 22 dicembre del prossimo anno.
Quindi non si tratta di una tempistica dettata da eventuale affollamento sulle liste d’attesa ma di una precisa scelta da parte dell’utente.
La seconda verifica effettuata da Asp ha riguardato la situazione alla data odierna.
Ad oggi, alle ore 10:00 se un cittadino avesse voluto prenotare la medesima visita cardiologica, avrebbe avuto come disponibilità le seguenti date e le seguenti località: 7 gennaio a Palazzo San Gervasio, 8 gennaio a Genzano di Lucania e Distretto di Lagonegro, 9 gennaio a Rotonda, 3 febbraio a Senise, 6 febbraio distretto di Melfi, 17 febbraio Ospedale di Venosa, 24 febbraio a San Fele”.
Sottolineano dalla Direzione dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza:
“Esclusa ogni valutazione di merito sulla questione si ricorda che, al netto della circostanza che il 30 Dicembre 2024 Venosa aveva disponibilità, il Cup agisce su base regionale conformemente al quadro normativo e quindi deve garantire prestazioni in quell’ambito”.
La Direzione Asp evidenzia anche come “è forte impegno del governo regionale e della stessa Azienda Sanitaria Locale di Potenza nell’attivare tutte le azioni utili a ridimensionare il fenomeno nazionale delle liste di attesa anche con l’investimento di risorse e mezzi per affrontare il tema ad esclusivo vantaggio delle richieste di salute e cura da parte dei cittadini lucani”.
La situazione lamentata dall’utente “dimostra che il problema sollevato aveva già una soluzione sul territorio di residenza dello stesso utente ma che tale soluzione non è e stata evidentemente presa in considerazione.
Da ultimo si rileva che, esaminando l’impegnativa medica, essa è riferita ad una ‘prima visita’ e non ‘visita di controllo’ così come indicato nel testo della nota inviata ai giornali dall’utente.
Anche l’errata dicitura in fase di compilazione dell’impegnativa è un altro elemento che può – in generale – ulteriormente influire sui tempi di prenotazione”.