Partono da oggi, da parte della Uifi (unità di informazione finanziaria incardinata presso la Banca d’Italia), i controlli sull’uso anomalo di contanti .
La Uif è l’autorità che si occupa di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo: acquisisce i flussi finanziari e le informazioni, principalmente attraverso le segnalazioni di operazioni sospette trasmesse da intermediari finanziari, professionisti e altri operatori.
A queste fa seguire un’analisi finanziaria per valutarne la rilevanza ai fini della trasmissione agli organi investigativi e all’autorità giudiziaria.
L’anno trascorso si chiude con un +4,5%: nel 2018 le segnalazioni di operazioni sospette trasmesse all’Unità di informazione finanziaria ammontano a circa 98.030, circa 4.200 in più rispetto a quelle del 2017.
In breve di che cosa si tratta.
La misura, che rientra nella riforma del 2017 che ne ha fissato l’inizio a Settembre, prevede l’invio delle comunicazioni su prelievi e versamenti presso banche, Poste, istituti di pagamento.
Si potrà sapere il nome di chi ritira o versa banconote per oltre 10mila euro complessivi in un mese.
Attenzione: la comunicazione dovrà essere inviata, ha chiarito la stessa Uif, anche se si supera il tetto dei 10mila euro attraverso più operazioni singolarmente pari o superiori a 1.000 euro.
Il primo invio dovrà essere effettuato entro il 15 Settembre 2019 e riguarderà i dati riferiti ai mesi di Aprile, Maggio, Giugno e Luglio.
I contanti in Italia restano ancora preferiti, rispetto agli altri paesi europei, nonostante l’aumento in questi anni di altri strumenti di pagamento quali carte di credito, bancomat e bonifici.
Fonti Uif affermano che l’uso sarebbe legato ad un minore sviluppo tecnologico al Sud, a fronte di un’economia al Nord che, muovendo risorse maggiori, ne asseconda, spesso, usi anomali.