Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Europa Verde Basilicata:
“Auspichiamo da parte della Regione il massimo sostegno ad una Regione che ha subìto una devastazione catastrofica.
Le alluvioni che hanno sconvolto l’Emilia-Romagna sono un chiaro avvertimento per tutti: il cambiamento climatico provocato dall’attività umana è destinato a durare.
Non ci sfugge che questo messaggio sia difficile da recepire da parte di un centro-destra che in Basilicata va ancora a tutto gas e petrolio.
Almeno però impariamo anche cosa dobbiamo fare noi per evitare tragedie, innanzitutto correggendo con celerità e convinzione scelte discutibili e che potrebbero essere un disastro annunciato.
Ci chiediamo quante sono le autorizzazioni rilasciate in aree idrogeologiche a rischio anche elevato di frane o di alluvioni?
Ne conosciamo alcune che con spudorata violenza la Regione Basilicata continua a portare avanti e paradossalmente tutte nel settore rifiuti. Non osiamo pensare, con le immagini dell’Emilia-Romagna ancora negli occhi, cosa vorrebbe dire in termini di disastro un possibile evento climatico estremo.
Sebbene certa propaganda, alimentata da giornali di destra che più che informazione sono una vera e propria milizia di parte, voglia far credere diversamente, è scientificamente certo che tali fenomeni sono legati al cambiamento climatico di natura antropica. Dal punto di vista istituzionale, non tenerne conto è molto grave.
Una destra che con le sue corazzate della comunicazione: carta stampata, tv private ora anche in RAI, sta mettendo in campo una strategia di distrazione di massa narrando che gli ambientalisti impedirebbero l’esecuzione di lavori per la mitigazione del dissesto idrogeologico la regolarizzazione degli argini e la pulizia degli alvei dei fiumi.
Come dire che se piove è colpa di chi fabbrica ombrelli! Tutto ciò per coprire l’incapacità, ancor più evidente nell’esecutivo regionale, di pianificare e programmare la difesa del nostro territorio delle nostre risorse e delle nostre comunità mentre decine e decine di milioni di euro giacciono senza alcuna programmazione di difesa del territorio
Non ci aspettiamo certamente che un centro-destra “nero-fossile” possa rivedere le sue politiche: su petrolio e bonus gas, su un serio piano di adattamento climatico, su una legge che disciplini il consumo del suolo, sulla manutenzione di fiumi e dighe, ecc…
Inizi però a rivedere con attenzione autorizzazioni e permessi in aree a rischio ad evitare che i lucani, già immolati agli interessi di multinazionali, si trovino a subire disastri per incapacità di questa classe dirigente”.