Ieri Venerdì 10 Agosto presso la Sala Mostre del Comune di Melfi si è riunita l’assemblea dei lavoratori della Polizia Locale.
A darne notizia l’Unione Sindacale Autonomi Europei, la CGIL e UILFPL, tramite una nota a firma delle RSU del Comune di Melfi, Mauro Patanella, Nicola Curcio e Maddalena Latocca all’interno della quale si legge:
“Sono state discusse alcune delle problematiche in essere con l’Amministrazione Comunale di Melfi che, seppur più volte già affrontate negli anni passati, non hanno ancora trovato una definitiva soluzione.
Nel dettaglio il principale argomento all’ordine del giorno è stata l’unilaterale decisione posta in essere dall’Amministrazione Comunale di Melfi di sospendere il pagamento del salario accessorio relativo ai festivi infrasettimanali, pur in presenza di uno specifico accordo contrattuale decentrato sottoscritto tra le parti nel 2012 e finora regolarmente applicato.
L’Amministrazione Comunale di Melfi, disattendendo gli accordi in essere tra le parti e senza alcuna preventiva informazione alle Organizzazioni Sindacali, ha provveduto a trattenere dalle buste paga del mese di Luglio gli importi relativi a quanto già maturato dai lavoratori, circa 200 euro lordi per ognuno dei lavoratori della Polizia Locale, e a disporre che tale parte del salario accessorio non venga più retribuita.
La misura attuata, si ribadisce in modo unilaterale, ha colpito in modo diretto e repentino le risorse economiche dei lavoratori che, se con la sottoscrizione, dopo anni di blocco, del nuovo contratto nazionale avevano trovano un seppur minimo di ristoro, si sono visti sottrarre, dall’oggi al domani, importanti voci della busta paga.
In sintesi: oltre il danno la beffa!
L’assemblea ha dato pieno mandato alle Organizzazioni Sindacali di porre in essere tutte le necessarie azioni di protesta, in primis la dichiarazione dello stato di agitazione del personale della Polizia Locale, al fine di recuperare in toto le somme indebitamente trattenute oltre che a effettuare tutti i necessari tentativi finalizzati a ricondurre i rapporti contrattuali tra le parti al rispetto degli accordi sottoscritti, non lasciando esclusa qualsiasi forma ulteriore di protesta e di tutela legale”.