Le celebrazioni del millenario della fortificazione di Melfi partono da Roma.
Il 6 Febbraio il sindaco Livio Valvano, il vicesindaco Raffaele Nigro e la giunta comunale si recheranno al Ministero dei Beni Culturali a Roma per sigillare l’atto governativo che riconosce “Melfi 2018” evento di interesse nazionale.
Al di là delle importanti ricadute economiche insite in questo provvedimento, in termini di finanziamenti e di immagine, Melfi 2018 rappresenta la chiave di volta per intraprendere con coraggio un nuovo corso di studi accademici incentrato sulla città.
Perché nonostante le pagine scritte e il riconoscimento indubbio di Melfi quale elemento strategico nello scacchiere medievale, c’è ancora bisogno di fare un lavoro approfondito per colmare le tante lacune lasciate dal tempo.
La commissione scientifica presieduta dal professore Fonseca, Accademico dei Lincei e già Rettore dell’Università di Basilicata, e dai docenti medievisti Pietro D’Alena dell’Università della Calabria e Francesco Panarelli dell’Università Lucana, vuole andare in questo senso.
Durante la conferenza stampa di presentazione del Millenario il sindaco Valvano ha dichiarato:
“Si punta a far conoscere a livello nazionale e non solo la diffusione degli elementi culturali, storico-monumentali della città di Melfi ed a mettere in campo un mix di azioni finalizzate a dare uno stimolo all’economia della cultura individuata quale chiave strategica per lo sviluppo locale.
Il programma di mandato 2016-2021 esprime con chiarezza le intenzioni strategiche dell’Amministrazione Comunale mettendo al centro l’economia della cultura come principale fattore di crescita e di sviluppo territoriale”.
Il vicesindaco e assessore alla cultura Raffaele Nigro ha aggiunto:
“Dopo la battaglia di Canne il Catapano bizantino, Basilio Boioanne decise a partire dal dicembre 1018 di fortificare alcuni borghi dell’alta Puglia e della Lucania nord orientale, tra cui Troia, Fiorentino, Tertiveri, Vaccarizzo e sul versante Appenninico Cisterna, Melfi e Rapolla.
È l’inizio della fortuna di Melfi, un borgo senz’altro preesistente all’arrivo dei bizantini ma che nel giro di pochi decenni si troverà ad essere eletta capitale del nuovo Ducato normanno.
I bizantini realizzano una cinta muraria che racchiude un borgo di circa 2 ettari ed al quale si accede per porta Calcinaia, delle mura “basse ma imprendibili” come racconta il cronista Amato di Montecassino, che saranno successivamente allungate sino agli attuali quattro chilometri circa e che resistendo all’ingiuria dei terremoti e degli assalti nemici fanno parte oggi del patrimonio monumentale della Città, una delle diciassette cinta murarie medievali esistenti al mondo”.
Per il professore Fonseca l’auspicio è di:
“Coinvolgere la comunità per creare una coscienza storica, concentrare la nostra attenzione su ciò che è stata Melfi in quei secoli centrali del Medioevo. È un’operazione non solo culturale ma soprattutto civile. Per questo mi auguro che il Presidente della Repubblica accetterà l’invito di visitare Melfi per condividere con tutti noi un appuntamento con la storia unico”.
È davvero emozionante ascoltare le parole degli accademici D’Alena e Panarelli che attraverso i loro studi ci fanno prendere consapevolezza di essere figli di un passato storico incredibile.
Basti pensare che Melfi è una delle 17 città al mondo ad aver preservato una cinta muraria di un certo spessore.
L’intenzione è anche di creare una rete con le altre città del subappennino dauno che condividono con Melfi suggestioni, gesta, linguaggi.
Nei mesi scorsi il Comune ha bandito anche un concorso aperto agli specialisti, professionisti e studenti per la creazione del logo ufficiale di Melfi 2018 al fine di diffondere al meglio l’immagine della città in occasione del millenario.
Ma ecco alcune delle iniziative in programma per il Millenario:
– Pranzo Bizantino realizzato dall’Alberghiero;
– Carnevale;
– Convegno scientifico su “Bizantini e costruzione delle Mura Bizantine”
– la promozione del libro “Melfi Normanna”, edito da Libria;
– la promozione del libro “La Storia di Melfi” di Padre Carlo Palestina;
– le Costituzioni di Melfi all’interno del Castello con fruibilità multimediale;
– Monumento dedicato alle Costituzioni di Melfi ad opera di Domenico Palladino;
– Murales sulla falconeria;
– Special Olympics;
– Summer School;
– Rievocazione storica: dai bizantini ai normanni nel 2018 e nel 2019 dai Normanni agli Svevi e le Costituzioni di Federico II;
– Inserimento su facciate del centro storico di piastrelle con immagini e testi tratti dalla cronaca 1018;
– Concorso internazionale per studenti universitari “Melfi crocevia di popoli e culture”;
– Premio l’Augustale d’oro;
– Archivio della cultura melfitana;
– Bando turismo 2018;
– Linea turistica Melfi- Matera;
– Museo Virtuale di Falconeria;
– Meeting internazionale Special Olympic per disabili intellettivi tra 5 nazioni rappresentative dei popoli in lotta nel 2018 (Germania, Francia, Turchia, Israele ed Italia).
Cosa ne pensate?